"Ecco perché col virus si muore dopo due settimane di ricovero"

ilGiornale.it SALUTE

Per questo, " in Lombardia, ad essere ottimisti, noi abbiamo dalle 7 alle 10 volte più infettati rispetto ai dati ufficiali.

Ma Galli avverte: "Certo, non siamo tutti uguali e quindi ci possiamo aspettare anche un tot di pazienti giovani.

Il Covid-19 resta una malattia " dell'anziano" , che viene colpito in modo più grave e più frequente rispetto a un soggetto giovane.

Muoiono dopo 2- 3 settimane di ricovero ". (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Incrociando le due modalità, test rapidi per selezionare chi sottoporre a tampone, "si facilita il ritorno al lavoro delle persone il più rapidamente possibile". L'infettivologo Massimo Galli, primario del Sacco di Milano e docente all'Università Statale, detta i modi (e i tempi del ritorno alla normalità in Italia). (L'Unione Sarda.it)

Gli stessi dati non dicono tutto: "In Lombardia, ad essere ottimisti, abbiamo dalle 7 alle 10 volte più infettati rispetto ai dati ufficiali. Questo però per il direttore non significa evitare di pensare di programmare quali attività aprire prima e quali dopo, anche se farlo troppo presto potrebbe inevitabilmente vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. (Liberoquotidiano.it)

Per Galli "è veramente importante cominciare a capire quante persone, avendo già contratto l'infezione e sono guarite, possono tornare alle loro normali attività proprio perché non è verosimile che possano essere reinfettate dal virus in tempi brevi". (Live Sicilia)

Secondo l'infettivologo del Sacco Massimo Galli la prossima sfida da affrontare per battere il Coronavirus è sulla diagnostica: "E' diminuita la pressione sulla terapia intensiva. (La7)

"Se tutto andasse come sembra volere andare dovremmo ragionare per una graduale ripresa nella seconda metà di maggio". Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre". (Fanpage.it)

Così l’infettivologo Massimo Galli, intervenendo alla trasmissione “Omnibus”, su La7. «È più facile forse fare mascherine che cannoni, così come è più facile forse decidere di mettere in piedi delle filiere nazionali interne per la produzione di alcuni farmaci e reattivi di laboratorio. (Silenzi e Falsità)