Elkann querela i droni di «Porta a Porta»

I legali di John Elkann annunciano una querela alla Rai «per interferenze illecite alla sua vita privata mediante l’utilizzo di droni». In una dichiarazione firmata dagli avvocati Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi e Carlo Re si legge che «nei giorni scorsi una troupe televisiva ha occupato uno spazio privato afferente l’abitazione privata torinese di John Elkann per effettuare riprese video mediante un drone». (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

Ha fatto molto discutere la scelta dello storico programma televisivo Rai, Porta a Porta, di far sorvolare la casa di John Elkann, presidente di Stellantis, con alcuni droni. Ad accorgersene erano stati gli addetti di sicurezza, a causa del ronzio dei droni, nei pressi della villa in collina dell’imprenditore, a Torino. (lentepubblica.it)

L'obiettivo dell'istruttoria è accertare se vi sia stata una violazione della privacy da parte della troupe televisiva. (Quadricottero News)

E per questo i legali di Elkann, sabato scorso, hanno annunciato di aver querelato la trasmissione "Porta a Porta" di Rai 1, condotta da Bruno Vespa: avrebbe girato immagini con un drone sull'abitazione torinese dell'imprenditore. (Today.it)

L’Autorità ha inviato una richiesta di informazioni alla Rai, chiedendo di fornire osservazioni e documenti sulla vicenda. TORINO. (La Stampa)

Il Garante della Privacy interviene sulla vicenda delle riprese video effettuate da droni sull’abitazione di John Elkann da parte di una troupe della trasmissione «Porta a Porta». TORINO. (La Provincia Pavese)

Il Garante della privacy italiano ha lanciato un’indagine sulla Rai a seguito di una controversia riguardante l’uso di droni da parte di una troupe del programma televisivo Porta a Porta. Il programma si è trovato al centro delle attenzioni dopo che è stato rivelato l’uso di droni per riprendere l’abitazione torinese di John Elkann. (Fede e Ragione)