«Mussolini era uno statista», «l’aborto è un’infelice necessità», le «classi separate» per i disabili: ecco il Vannacci pensiero

Corriere della Sera INTERNO

Di Cesare Zapperi Alcune frasi e prese di posizione del generale Vannacci, candidato della Lega alle Europee. Da tempo impegnato in una battaglia contro il politically correct, si è fatto conoscere al grande pubblico con il libro «Il mondo al contrario» e le sue posizioni controverse Non ha cambiato idea, Roberto Vannacci , Di intervista in intervista, di dichiarazione in dichiarazione, fedele nei secoli alle sue idee non politically correct, corre verso lo scranno di Bruxelles (la Lega lo candiderà in tutte le circoscrizioni e sarà capolista in quella dell’Italia centrale) sciorinando le sue tesi che fanno arricciare il naso quando non sconcertano del tutto, dall’omosessualità all’aborto, dal Mussolini «statista» all’integrazione razziale. (Corriere della Sera)

Su altri media

Il candidato alle Europee con la Lega si difende: "Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate". (Sky Tg24 )

Tanto che la Lega fa sapere che per le prenotazioni, ancor prima della sua uscita, si è resa necessaria una ristampa del volume. Quelli che tirano dritto. (Corriere della Sera)

È un azzardo e solo il voto ci dirà se questa mossa è stata vincente. Prenderà in questo modo grazie alla sinistra un sacco di voti, diventerà il primo per preferenze, ma il problema è in percentuale quanto porterà alla Lega. (Nicola Porro)

Da Pescara a Milano, da FdI a Forza Italia, fin dentro la Lega: a destra scoprono un problema di nome Vannacci. Di fronte allo scivolone del generale sulle classi differenziate per i ragazzi diversamente abili, il presidente del Senato, alla conferenza p… (La Stampa)

Vannacci chiarisce: “Non ho mai detto che gli alunni con disabilità dovrebbero stare in classi separate” Di (Orizzonte Scuola)

A livello nazionale infatti la notizia ha diviso gli esponenti del partito - il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per esempio, ha già annunciato che non lo voterà e che darà la propria preferenza ai friulani - ed anche a livello locale, seppur con toni meno impattanti, qualche presa di posizione possiamo già darla per assodata. (l'Adige)