Per i balneari nuovo viaggio della “speranza” a Roma – Il Golfo 24

Il Golfo 24 INTERNO

Le associazioni nazionali più rappresentative degli imprenditori balneari, Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, hanno convocato una manifestazione nazionale per questa mattina a Roma, alle ore 11 in piazza Santi Apostoli. Scopo dell’iniziativa di piazza è sollecitare il governo ad approvare una legge che metta fine al caos in corso sulle concessioni balneari. Con la scadenza del 31 dicembre 2024 fissata dalla legge 118/2022, e in assenza di una norma nazionale che decida le modalità uniformi di rinnovo dei titoli, i Comuni costieri stanno infatti procedendo in ordine sparso con le gare senza alcuna tutela per gli attuali concessionari. (Il Golfo 24)

Su altri media

«Il governo ha svolto un lavoro importante con l’istituzione del tavolo tecnico e con la mappatura che ha coinvolto tutti i ministeri interessati. (Mondo Balneare)

Nonostante la presenza delle troupe di tutte le principali reti televisive, che hanno realizzato lunghe riprese e interviste, non un solo servizio significativo è andato in onda sui telegiornali nazionali. (Mondo Balneare)

Tutti in ordine sparso, tra Veneto e Friuli, la più lunga spiaggia d’Italia, con una prevalenza di proroghe per salvare la stagione turistica che va a cominciare e con un appello pressante al governo, che non si decide a varare il regolamento per le gare chieste dall’Unione Europea. (Il Fatto Quotidiano)

Ansa (Avvenire)

Un pullman pieno di balneari per dar manforte a quella marea – è il caso di dirlo – umana che, ieri, ha mosso verso la Capitale, per poi riversarsi in piazza Santi Apostoli, Roma, per "salvare la balneazione italiana" e chiedere, da subito, una legge che possa tutelare un comparto a rischio per l’applicazione della direttiva Bolkestein. (il Resto del Carlino)

Vicino agli imprenditori balneari che ieri sono scesi in piazza anche Riccardo Megale (Lega), assessore al Turismo del Comune di Grosseto. Poi prosegue: "La mancanza di una soluzione certa e ragionevole al problema dell’applicazione della Direttiva Bolkestein crea un danno immenso al nostro comparto turistico. (LA NAZIONE)