L'economia della "bellezza" vale il 17,2% del Pil Italiano

AGI - Agenzia Italia INTERNO

"L'economia italiana e le nostre esportazioni, dopo la ripresa - ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia Ice, Roberto Luongo - hanno superato le più rosee aspettative e parlare, proprio in questo momento, di bellezza aiuta ad enfatizzarla ancora di più.

Tanti i settori in crescita che hanno un tratto in comune: la (ri)connessione con la natura, la Bellezza".

È quanto emerge dalla ricerca “L’economia della Bellezza”, elaborata dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, presentata al convegno ”Ripartire dalla bellezza” a Città della Pieve. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo i dati presentati da AIFI e PwC Deals, nel primo semestre 2021 crescono raccolta (+194%), investimenti (+142%) e disinvestimenti (+76%). L’ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto, si è attestato a 697 milioni di euro, contro i 395 milioni del primo semestre del 2020 (+76%) (Sicilia Economia)

L'occupazione può crescere. Anche l’occupazione è sulla strada per tornare il prossimo anno sui livelli persi con la crisi Covid Per l’economia italiana è più vicino il traguardo di un ritorno sui livelli precedenti lo shock Covid. (Giornale di Sicilia)

Secondo le previsioni del CSC, gli investimenti nel 2022 saliranno su un livello molto superiore al pre-crisi (+17,7% rispetto al 2019). Dall’altro, invece, l’export di servizi non è più atteso ripartire quest’anno, ma solo nel 2022, rimanendo molto sotto i livelli pre-crisi (Innovation Post)

Ecco i segreti del boom italiano: una ripresa più forte di tutte le previsioni di Roberto Mania. (la Repubblica)

“Nello spirito del messaggio che ha lanciato il presidente del Consiglio Draghi alla nostra assemblea - ha osservato - vorrei che non ci fossero nella prossima legge di bilancio nuove tasse. Mi riferisco anche alle cosiddette plastic e sugar tax: non è questo il momento di creare altre difficoltà alle imprese”. (L'HuffPost)

«Il Fondo monetario (Fmi) — ricorda de Bortoli — stima un aumento dei prezzi a fine anno del 4,3 per cento negli Usa e del 2,2 nell’Eurozona. I rendimenti dei Btp decennali sono passati dallo 0,55 per cento del 6 agosto allo 0,91 del 12 ottobre. (Corriere della Sera)