Il sentiment della mediazione sull'Ilva: prima l'accordo sugli esuberi, poi lo scudo

L'HuffPost INTERNO

È la volontà, che è anche necessità, di non arrivare al buio all’incontro di venerdì con Mittal a palazzo Chigi.

Perché se qualcuno insistesse ancora per lo stop allo scudo, la trattativa con Mittal di fatto salterebbe.

Su questo si sta trattando: solo se si arriverà a una mediazione - è il seguito del ragionamento - allora il premier metterà sul piatto il ripristino dello scudo penale.

Si diceva della necessità del governo di sondare quali sono le intenzioni di Mittal sugli esuberi prima del vertice di venerdì. (L'HuffPost)

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La nuova app web di Rep è ottimizzata per i browser di nuova generazione. (La Repubblica)

700 promosso sempre dinnanzi al Tribunale di Milano da Ilva in Amministrazione Straordinaria contro AM InvestCo Italy S.p.A., con udienza fissata per il prossimo 27 novembre. Analogo incarico è stato poi conferito dall'Amministrazione comunale di Taranto per la costituzione in giudizio nel procedimento d'urgenza ex art. (QUOTIDIANO.NET)

In tutti e due i piani Cassa depositi e prestiti (Cdp) dovrebbe avere un ruolo, secondo le intenzioni del premier e di Gualtieri. «Se mi sedessi al tavolo con Mittal senza avere alternative», ha confidato Conte, «sarei più debole. (Il Messaggero)

La prima è definita «preliminare» ed è la reintroduzione dello scudo penale per completare il piano di risanamento ambientale. E lo fa slittare nella speranza che, entro venerdì, il Tribunale di Milano adotti un provvedimento d'urgenza per stoppare la richiesta di recesso del gruppo franco-indiano. (Quotidiano di Puglia)

L'invito a non spegnere gli altiforni, "fino alla definizione della causa civile", era arrivato ieri dai giudici di Milano. La Guardia di Finanza si è recata presso gli uffici di Milano e nello stabilimento dell'ex Ilva a Taranto di Arcelor Mittal: a quanto si apprende, l'azienda sta collaborando con i militari fornendo tutte le informazioni richieste. (Fanpage.it)

Cosa proporrà Conte per scongiurare la riconsegna e smontare – o almeno affievolire – la richiesta di 5mila esuberi non è noto. Così dopo essere andata all’attacco per quindici giorni, ArcelorMittal rallenta: forse fa marcia indietro, di certo cambia toni. (Il Fatto Quotidiano)