G8 vent'anni dopo, il giornalista ridotto in fin di vita alla Diaz: "Ho avuto paura di morire"

Primocanale INTERNO

n piazza per il corteo da piazza Alimonda a De Ferrari anche Mark Covell, giornalista inglese che finì in fin di vita durante l'irruzione della scuola Diaz.

Sarebbe servita per esempio per il caso di Stefano Cucchi e molti altri casi verificatisi in Italia"

Sì, ho pensato di morire.

Potevano esserci infiltrati tra i manifestanti alla Diaz?

Oggi e anche negli anni passati sono andato nuovamente alla Diaz, ora a vederlo è un posto pacifico ma ho ancora impresso nella mente l'orrore di quella notte". (Primocanale)

Ne parlano anche altri media

Più che per le istanze che rappresentava, la mobilitazione contro il G8 è ricordata per la repressione che la colpì in modo indiscriminato. Il tuo browser non supporta il tag iframe. Eredità dell’epoca del G8 sono le difficoltà a identificare una chiara catena di comando (Open)

La storia del G8 di Genova è anche una storia di processi, quelli che si sono sviluppati dopo i tragici giorni giorni della riunione che vide vent’anni fa i potenti del Pianeta riuniti nella zona rossa costruita nel centro storico di Genova. (Primocanale)

Il PNRR sarà la cartina di tornasole di quello che saremo e daremo alle future generazioni e non si può fallire. anni dal G8 di Genova la Cgil di Avellino, con l’ANPI, propone una discussione a più voci con vari protagonisti di allora. (AvellinoToday)

Però dico che, ammesso che sia stato lui a sparare, e non uno più esperto, in ogni caso considero Placanica all'ultimo livello della responsabilità. Ufficiali indegni che hanno fatto carriere strepitose e che secondo me dovrebbero preoccupare il paese e l'opinione pubblica" (SanremoNews.it)

Entrambi i processi sono durati molti anni Nella sesta puntata della docuserie realizzata da Primocanale Production in occasione dei vent’anni dai fatti del G8 questa volta sono i processi al centro del focus. (Primocanale)

In quel momento qualunque mia azione nei confronti della famiglia del ragazzo rischiava di suscitare una reazione pericolosa».«Si è vero E poi ci confrontammo con le forze dell’ordine, spiegammo che dissentire è lecito e il diritto a manifestare doveva essere garantito. (La Nuova Sardegna)