Putin torna a evocare l’escalation: “Russia pronta a difendersi con ogni mezzo, cresce la minaccia nucleare”

Il Riformista ESTERI

Usa il suo intervento al Consiglio per i diritti umani della Russia per lanciare messaggi all’Occidente e a Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin torna a parlare della “operazione speciale” in Ucraina e dello scenario futuro del conflitto in corso ormai da 287 giorni, dal 24 febbraio scorso. La spauracchio è sempre quello, l’incubo di una guerra nucleare. Una “minaccia che sta aumentando”, dice Putin al Consiglio per i diritti umani della Russia, sottolineando che tali armi sono “uno strumento di difesa per rispondere a un eventuale attacco”. (Il Riformista)

Su altre testate

"Quando veniamo colpiti, contrattacchiamo" Mosca, 7 dic. – “Quando veniamo colpiti, contrattacchiamo”, ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin durante una riunione del Consiglio per lo sviluppo (Agenzia askanews)

Vladimir Putin è tornato a parlare di armi nucleari e della possibilità che la Russia le possa usare per prima. Lo ha fatto in occasione del Consiglio per i diritti umani a cui ha partecipato rispondendo alle domande di alcuni membri. (Money.it)

della società civile, sottolineando che la strategia di difesa nucleare del suo Paese si basa sulla politica del "cosiddetto attacco di rappresaglia". La Russia, ha detto, userebbe l'arma nucleare in risposta a un attacco nemico. (Il Sole 24 ORE)

Mille bombe russe su strutture energetiche ucraine, altri nove civili morti nel Donetsk Sono oltre mille i missili russi che hanno colpito strutture energetiche ucraine negli ultimi otto attacchi. Mosca conferma la sua strategia, altri 9 civili morti nel Donetsk. (Fanpage.it)

Intervenendo in videocollegamento a un incontro del Consiglio per i diritti umani, secondo quanto riportano i media russi, Putin ha affermato che "la Russia considera le armi nucleari una risposta a un attacco", evidenziando come il suo Paese non abbia "armi nucleari tattiche in altri Paesi a differenza degli". (Borsa Italiana)

Per Putin comunque «non ha senso parlare di una nuova mobilitazione» militare in Russia. Dei 300.000 chiamati alle armi, 150.000 sono stati schierati nella zona di conflitto, ha riferito il leader. (Corriere del Ticino)