I vaccini inutilizzati: una fiala di AstraZeneca su quattro resta in frigorifero

La Repubblica ECONOMIA

Le cifre sono impietose, del milione e mezzo di dosi già consegnate da AstraZeneca ne sono state somministrate poco meno di 375.000, appena una su quattro.

Non sono i luoghi di vaccinazione che mancano nè ( ancora) i medici e gli infermieri.

A rallentare ulteriormente la somministrazione di AstraZeneca la mancanza di accordi regionali con i medici di famiglia.

In molte regioni mancano ancora o hanno tardato ad arrivare gli elenchi delle persone che - stando a queste indicazioni - rientrerebbero tra le priorità. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

"Il mondo si trova al momento in un territorio inesplorato. (Adnkronos). L'Italia ha bloccato l'invio di 250mila dosi del vaccino anti Covid di AstraZeneca destinate all'Australia, ricorrendo alle nuove regole introdotte dalla Ue per impedire l'export di vaccini anti Coronavirus al di fuori dell'Unione Europea, come riportato dal Financial Times. (Adnkronos)

Non è un atto ostile verso l’Australia” Di Maio ha spiegato che la decisione di rifiutare di esportare i vaccini prodotti in Italia ha anche a che fare con l’aumento dei contagi nel paese. (LaPresse)

(LaPresse) – “Le case farmaceutiche sono in ritardo con le forniture assicurate all’Ue, non solo all’Italia. Questi ritardi sono inaccettabili, per quanto ci riguarda. (LaPresse)

Così il premier australiano Scott Morrison commenta lo stop Ue, dopo il veto di Roma, all’esportazione di 250mila dosi di vaccino AstraZeneca. “Questa particolare spedizione non era quella su cui avevamo fatto affidamento per il lancio della campagna vaccinale, e quindi continueremo senza sosta”, spiega il primo ministro (LaPresse)

“Questa è una dimostrazione di quanto bene continui a fare l’Australia rispetto alla disperazione di altri Paesi”, ha aggiunto, parlando a Sky News Australia, il ministro delle Finanze, Simon Birmingham. (L'HuffPost)

Roma, 5 mar. (LaPresse) – “Finchè ci saranno ritardi nelle forniture di vaccini, è giusto che i Paesi dell’Unione europea blocchino le esportazioni verso nazioni considerate non vulnerabili”. (LaPresse)