Ben & Jerry’s boicotta i coloni in Cisgiordania. L’ira del premier israeliano: «Reagiremo con durezza»

Corriere della Sera ESTERI

Nonostante pure quell’accordo fosse il risultato dell’amicizia trentennale tra Ben Cohen, uno dei fondatori, e l’imprenditore Avi Zinger.

La domanda via Twitter era sensata per un produttore di gelati, la stagione propizia (primavera), quella politica fuori tempo.

di Davide Frattini. Il primo ministro Naftali Bennett: «Il governo reagirà con aggressività a qualunque boicottaggio che colpisca i civili». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma la legge israeliana - replica Singer - gli vieta di discriminare fra i cittadini israeliani, e deve fornire loro lo stesso trattamento ovunque risiedano «Il boicottaggio di Israele, un’isola di democrazia circondata da terrorismo, riflette un disorientamento assoluto. (Corriere del Ticino)

La società statunitense di gelati ‘Ben and Jerry’s’ cesserà prossimamente la distribuzione dei propri prodotti nei ‘Territori palestinesi occupati’. “Noi utilizziamo le nostra attività commerciali – spiega la Ben and Jerry’s – per fare un mondo migliore”. (Corriere Quotidiano)

Ieri Ben & Jerry's aveva annunciato la propria decisione con un comunicato in cui affermava di credere "che non sia compatibile con i nostri valori che il gelato di Ben & Jerry sia venduto nei territori palestinesi occupati". (Borsa Italiana)

Abbiamo una partnership di lunga data con il nostro licenziatario, che produce il gelato Ben & Jerry’s in Israele e lo distribuisce nella regione. Ma tutto ciò viene messo a rischio dalla reazione del governo israeliano dopo questo annuncio. (neXt Quotidiano)

La società manterrà invece la regolare distribuzione dei propri gelati entro i cosiddetti "confini israeliani del 1967". "Un episodio di antisemitismo", ha rincarato il ministro degli esteri Yair Lapid (La Nuova Sardegna)

La produzione dei gelati Keystone. Ben&Jerry's, storico marchio di gelati americani, è entrato in rotta di collisione col governo israeliano dopo aver preannunciato che non venderà più i suoi prodotti nei «territori palestinesi occupati». (Bluewin)