London Calling, per Erdogan un amico in Europa

la Repubblica ESTERI

Recep Tayyip Erdogan (a destra) con Boris Johnson al vertice Nato di giugno (Foto di TCCB/Murat Cetinmuhurdar/Agenzia Anadolu via Getty Images) London Calling, per Erdogan un amico in Europa di Carolina Drueten. La Turchia teme un coordinamento militare della Ue, con conseguenze negative per sé e per la Nato.

Per l’Unione europea la questione è delicata, non solo per l'accordo sui rifugiati (Die Welt). (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

base irregolare. Il presidente turco Erdogan (al centro) incontra il presidente dell’Unione europea Charles Michel e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nell’aprile di quest’anno ad Ankara. (TGcomnews24)

Nel 2020, con un tasso di crescita del 1,8%, siamo stati tra i paesi G-20 che hanno registrato la maggior crescita e produzione industriale. “La Turchia si candida ad essere all’avanguardia nel mondo con Istanbul Finance Center (TRT)

“Ho dato l’istruzione al nostro ministro degli Esteri e ho detto: ‘Ti occuperai immediatamente della dichiarazione di persona non grata di questi 10 ambasciatori'”, ha detto Erdogan durante una manifestazione nella città occidentale di Eskisehir. (LaPresse)

Sono state somministrate 114 milioni 620 mila 510 di dosi I guariti sono invece 28 mila 803. (TRT)

Inoltre, la Turchia ha continuato a intraprendere azioni volte a modificare lo status della città recintata di Varosha con decisioni unilaterali inaccettabili che vanno contro le pertinenti risoluzioni 550 (1984) e 789 (1992) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite L'esempio cipriota è illuminante: secondo il report la Turchia ha interrotto le sue attività illegali di esplorazione di idrocarburi nelle zone marittime della Grecia e di Cipro. (MondoGreco)

Non so cosa sara' la reaizone del regime ma noi continueremo a dare la risposta necessaria con tutte le nostre armi pesanti." Alla domanda su una possibile operazione militare al confine siriano Erdogan ha risposto ricordando che e' molto fragile la situazione al confine. (TRT)