Denunciati 33 “furbetti” del reddito di cittadinanza

Nebrodi News INTERNO

Inoltre sono in corso le specifiche verifiche finalizzate ad accertare la corretta erogazione del beneficio economico sui pagamenti in favore dagli indagati di somme pari ad oltre 140mila euro versate dall’INPS.

Angelo Cavallo, le posizioni di 20 persone, 15 uomini e 5 donne, di età compresa tra i 21 ed i 67 anni mentre 13 persone, 7 uomini e 6 donne, di età compresa tra i 27 ed i 64 anni sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto diretta dal Procuratore dott. (Nebrodi News)

Ne parlano anche altre fonti

Infatti entro il 31 gennaio è sempre necessario rinnovare l’Isee per continuare a percepire il reddito di cittadinanza Il reddito di cittadinanza è senza alcun dubbio uno degli argomenti principali di queste ultime settimane. (ContoCorrenteOnline.it)

L’indagine ha evidenziato come 23 soggetti avrebbero indebitamente percepito il sussidio economico rendendo false dichiarazioni all’atto della richiesta o omettendo di comunicare informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca entro i termini previsti, durante l’erogazione del beneficio. (Il Vizzarro)

Tra gli indagati esponenti di primo piano della criminalità organizzata, nell’alveo di un iter che ha rintracciato già 101 boss a livello regionale. Tra loro anche detenuti di ‘ndrangheta ed indagati. (Zoom24.it)

Il sequestro, per un totale di 80.672,53 euro, è stato eseguito da Carabinieri e Guardia di finanza di stanza presso la procura e dai colleghi del Comando Provinciale dell’Arma e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. (Quotidiano del Sud)

Tutte le posizioni sono state segnalate e l'Inps ha disposto la revoca del sussidio e l'attivazione delle procedure di recupero delle somme. Tutte le posizioni sono state segnalate e l’Inps ha disposto la revoca del sussidio e l’attivazione delle procedure di recupero delle somme già indebitamente percepite (Livesicilia.it)

“Tant’è – conclude Emanuele Mancuso – che questo avvocato continuava a chiamare al carcere, senza però che io l’avessi nominato”. Con mio zio Luigi – spiega Emanuele Mancuso – non abbiamo mai parlato di queste cose, neanche con i miei parenti, al massimo si parlava in generale della Madonna di Polsi”. (Zoom24.it)