Cuba, il pugno duro del regime: raffica di arresti. Appello Ue: «Fermatevi»

ilmessaggero.it ESTERI

Lunedì il presidente ha detto che sta dalla parte dei cubani, e difende il loro diritto a chiedere la libertà.

Un simile appello è stato lanciato dal presidente messicano Obrador, mentre la Ue spinge per un rilascio immediato degli arrestati.

Cuba, proteste iniziate ad Avana. Le dimostrazioni sono scoppiate senza nessun preavviso domenica pomeriggio a San Antonio de los Banos, una città di 46.000 abitanti ad ovest dell'Avana. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Intanto ci sono state manifestazioni di sostegno alle proteste in tutti gli Stati Uniti (in foto una ieri svoltasi in Florida). «Mentre gli Stati Uniti sono i principali responsabili di molti dei problemi del popolo cubano, ora esprimono il proprio sostegno alle manifestazioni a Cuba», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh (ilmessaggero.it)

Il malcontento denunciato da Valdés Santana rieccheggia anche nella parole del presidente del Movimiento renacer camagueyano, Irel Gómez Moreira. Di base appunto a Camaguey, terza città del Paese, nel centro-sud dell’isola, Gomez Moreira dice di “proteste dovute soprattutto alla mancanza di cibo e medicinali” e “alle file di sei od otto ore per acquistare qualsiasi cosa” (La Rampa)

Anche perché qui c’è un partito unico, e nessun tipo di aggregazione politico sociale che possa veicolare una critica al governo. Si tratta anche di vedere quanta influenza hanno avuto coloro che sono legati ai gruppi anticastristi di Miami e quanto invece è espressione della protesta spontanea della gente. (Diocesi di MIlano)

Almeno un morto, durante le proteste, secondo i media di stato. Sono più di cinquemila le persone arrestate a Cuba durante i tre giorni di proteste contro il governo, tra cui 120 attivisti e giornalisti. (ilgazzettino.it)

Brutali i metodi usati dalle forze della sicurezza nei confronti dei manifestanti, come si vede anche dai filmati diffusi da Human Rights Watch. A peggiorare la situazione economica di Cuba c'è l'embargo imposto da anni dagli Stati Uniti. (IL GIORNO)

Potere al Popolo "si trova al consolato cubano a Milano per dimostrare solidarietà attiva alla rivoluzione socialista, in questi giorni nuovamente sotto attacco con l'ennesimo tentativo di colpo di mano orchestrato dagli Stati Uniti che da decenni affamano il popolo cubano con il bloqueo, con la complicità e le provocazioni anche qui in Italia e a Milano degli anticastristi", si legge nella nota. (La Sicilia)