Covid, Iss: rischio t. intensiva è 39 volte maggiore per no-vax rispetto a chi ha 3 dosi

Sky Tg24 SALUTE

Dall’ultimo aggiornamento del report esteso dell'Istituto superiore di sanità sull'epidemia di coronavirus in Italia, emerge che il rischio di morte è 33 volte più alto per i non immunizzati rispetto a chi ha ricevuto la terza dose o il booster.

Nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva, l’efficacia nel prevenire il contagio e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 66,7% e al 97,5%.

Cresce l’incidenza nei bambini fino a 11 anni, calano i ricoveri under 19

(Sky Tg24 )

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I No Vax, quindi, rischiano di morire di Covid 33,1 volte più di chi ha completato il ciclo di vaccinazione. Inoltre i non vaccinati contro Covid 19 hanno un rischio, se si infettano, 21 volte maggiore di finire in terapia intensiva rispetto a chi ha fatto due dosi vaccinali (La Stampa)

Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,2%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,4%). Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per gli over 12 è di 31,3 casi ogni 100mila per i non vaccinati, circa trentanove volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100mila. (ilmessaggero.it)

Quanto alle ospedalizzazioni in generale invece, il tasso è di 248,5 ricoveri per 100mila abitanti per i non vaccinati, circa 12 volte più alto del 20,8 che è il tasso per i vaccinati con dose booster. (L'Unione Sarda.it)

A tracciare periodicamente questo quadro è anche la Fondazione Gimbe. E questo nonostante il numero dei non vaccinati sia molto basso rispetto a chi si è immunizzato. (Il Messaggero Veneto)

Il tasso di ospedalizzazione standardizzato è di 248,5 ricoveri per 100.000 abitanti per i non vaccinati contro 20,8 ricoveri per 100.000 dei vaccinati con dose booster (circa 12 volte più alto) mentre il tasso di mortalità è di 52,9 decessi per 100.000 nei non vaccinati over 12 contro un tasso di 1,6 per i vaccinati con booster, circa 33 volte più alto. (L'HuffPost)

Se confrontiamo invece l‘incidenza nel periodo dei nuovi casi sui totali di ciascun segmento, quella relativa ai non vaccinati è pari al 9,0%, mentre è del 4,8% relativamente ai soggetti vaccinati. I decessi sono superiori alle terapie intensive, fatto non di immediata comprensione, e per il 52% relativi a soggetti non vaccinati (incidenza che si inverte nelle terapie intensive, dove i soggetti non vaccinati rappresentano il 64%) (Il Giornale d'Italia)