ArcelorMittal: sospeso spegnimento impianti in attesa della sentenza del Tribunale di Milano

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Gualtieri: Ilva non chiuderà. Condividi. "L'azienda ha appena convocato i coordinatori di fabbrica e ha comunicato che sospende la procedura di spegnimento impianti e riapre gli uffici commerciali, per la vendita del prodotto, in attesa della sentenza del Tribunale di Milano.

Il capo dello Stato non è entrato in nessun modo sul come risolvere la crisi dato che spetta al governo.

Anche questo passaggio è riportato nel ricorso d'urgenza dei commissari contro l'atto di recesso del gruppo franco-indiano. (Rai News)

Ne parlano anche altri giornali

«Conte vuole avere tutti gli elementi in mano, ci vuole tempo...», dicono a palazzo Chigi. E lo fa slittare nella speranza che, entro venerdì, il Tribunale di Milano adotti un provvedimento d'urgenza per stoppare la richiesta di recesso del gruppo franco-indiano. (Quotidiano di Puglia)

Si diceva della necessità del governo di sondare quali sono le intenzioni di Mittal sugli esuberi prima del vertice di venerdì. Perché se qualcuno insistesse ancora per lo stop allo scudo, la trattativa con Mittal di fatto salterebbe. (L'HuffPost)

Quindici giorni: è in questo spazio che il governo dovrà sbrogliare la matassa cercando di aprire e chiudere, positivamente, una trattativa. Cosa proporrà Conte per scongiurare la riconsegna e smontare – o almeno affievolire – la richiesta di 5mila esuberi non è noto. (Il Fatto Quotidiano)

La nuova app web di Rep è ottimizzata per i browser di nuova generazione. (La Repubblica)

L'inchiesta è coordinata dal procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, con l'aggiunto Maurizio Carbone e il pm Mariano Buccoliero. La Guardia di Finanza si è recata presso gli uffici di Milano e nello stabilimento dell'ex Ilva a Taranto di Arcelor Mittal: a quanto si apprende, l'azienda sta collaborando con i militari fornendo tutte le informazioni richieste. (Fanpage.it)

«Se mi sedessi al tavolo con Mittal senza avere alternative», ha confidato Conte, «sarei più debole. Il premier e il ministro dell'Economia, che escludono piste cinesi, in ogni caso si muovono su due binari. (Il Messaggero)