Mafia, blitz all'alba: nove arresti. Ecco dove

Tp24 INTERNO

Secondo chi indaga sarebbe attribuibile proprio ad Agostino Giocondo il ruolo di custode dell’arsenale della famiglia di Belmonte, poiché risulterebbe coinvolto in tutte le vicende riguardanti le armi del clan.

’ scattata all’alba l’operazione denominata Limes con cui i carabinieri, su ordinanza del gip, hanno arrestato a Belmonte Mezzagno e rinchiuso in carcere nove persone.

Agostino MIGLIORE, dopo essere uscito di casa, veniva fatto segno di colpi d’arma da fuoco (12 colpi cal

Nel corso dell’indagine, seguita da un pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido, ha ricostruito i movimenti della "famiglia" di Belmonte, inserita nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. (Tp24)

Ne parlano anche altre testate

La catena di omicidi. Il 10 gennaio 2019, è stato assassinato Vincenzo Greco, un manovale di 36 anni, genero del boss Filippo Casella Arresti e processi si sono susseguiti negli ultimi quindici anni a Belmonte Mezzagno, ma la famiglia mafiosa resta forte e pericolosa. (La Repubblica)

Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta, altresì, la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo riconducibile alla cosca di ‘ndrangheta operante sul territorio. (Corriere di Lamezia)

In carcere vanno Agostino Giocondo, 52 anni di Belmonte Mezzagno, Gregorio Crini, 56 anni, di Belmonte Mezzagno, Pietro Gaeta, 38 anni, di Palermo, Giovan Battista Martini, 60 anni di Belmonte Mezzagno, Pietro Pizzo, 52 anni di Belmonte Mezzagno, Giuseppe Martorana, 47 anni, di Palermo, Salvatore Billeci, 38 anni, di Palermo, Vincenzo Sunseri, 22 anni, di Palermo e Salvatore Giocondo, 28 anni, Palermo. (Diretta Sicilia )

A raccontarla, 30 anni dopo, è Agostino Giocondo, arrestato ieri dai carabinieri con l’accusa di essere il capo decina della famiglia mafiosa. Ecco cosa diceva Giocondo: “Urlava come un vitello… attaccato al cofano… la mattina esce sul giornale appena ho aperto il giornale con una sputacchiata il barista lo ha riempito pieno pieno appena si è messo a ridere”. (Livesicilia.it)

Il 2 dicembre del 2019 a essere protagonista di un agguato è Giuseppe Benigno mentre era in macchina dopo essere stato affiancato da due soggetti. Sono state 9 le misure cautelari in carcere emesse dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Anche l’azienda agricola Domenico Manca, fa parte della filiera produttiva San Giuliano, ha aperto il nuovo anno con un riconoscimento nazionale, è tre le migliori 100 aziende agricole italiane in tema di sostenibilità e innovazione nell’ambito di Agricoltura100 L’azienda algherese non è nuova a questo tipo di riconoscimenti, sono stati oltre 200 negli ultimi anni. (Sardegna Reporter)