Scalo di Porta Romana, 320 nuovi alloggi

Mi-Tomorrow ECONOMIA

Lo scalo di Porta Romana negli ultimi anni è stato associato alla costruzione del Villaggio Olimpico ma l’intera zona cambierà volto anche grazie al nuovo accordo tra il Consorzio cooperative lavoratori e Coima, un partenariato che porterà alla costruzione di nuovi progetti di edilizia convenzionata e sociale, a Milano e (forse) non solo. Scalo di Porta Romana, l’accordo L’accordo porterà alla costruzione di trecentoventi nuovi alloggi a prezzi calmierati. (Mi-Tomorrow)

Su altre fonti

Già, ma a quale prezzo? Ccl (il Consorzio Cooperative Lavoratori vicino alle Acli e alla Cisl) e Coima Sgr (la società immobiliare che ha cambiato il volto di Porta Nuova e non solo) sono partiti da questa semplice domanda per provare a dare una risposta, almeno parziale, al bisogno di abitazioni a prezzi accessibili che è diventato “il problema’’ del capoluogo lombardo negli ultimi anni. (IL GIORNO)

Trecentoventi nuovi alloggi a prezzi calmierati: l’ex scalo di Porta Romana si appresta a cambiare pelle e ad accogliere un ceto medio troppo spesso ai margini del mercato immobiliare del capoluogo lombardo. (Corriere Milano)

2' di lettura Sinergia tra privati e coop per la nuova generazione di case accessibili, popolari e in edilizia convenzionata. Un nuovo modello di sviluppo immobiliare “misto”, fondato su società cooperative compartecipate da fondi, con un effetto moltiplicatore grazie al sistema mutualistico e alla partecipazione, sin dal principio, degli acquirenti finali. (Il Sole 24 ORE)

La notizia del mondo nel settore edilizio che sicuramente apre una nuova prospettiva per l’area di Milano è l’accordo sull’edilizia residenziale e sociale siglata ieri tra Coima e Ccl (Consorzio Cooperative di Lavoratori) per la creazione di una “nuova piattaforma” anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati. (Urbanfile)

lo sviluppo di progetti residenziali in ambito convenzionato e sociale su scala nazionale, con obiettivi impact ex art 8 e art 9 SFDR, realizzati secondo un modello replicabile e scalabile per contribuire alla carenza strutturale di offerta di appartamenti e posti letto a prezzi e canoni accessibili a fronte della crescente domanda da parte delle fasce di popolazione più fragili; Creare un modello di sviluppo immobiliare misto, fondato su società cooperative compartecipate da fondi con un effetto moltiplicatore grazie al modello mutualistico, con la partecipazione sin dal principio degli acquirenti finali, per iniziative replicabili e scalabili sul territorio nazionale. (Monitorimmobiliare.it)

L’obiettivo è attivare fino a 20 volte l’investimento iniziale. Intanto Cariplo presenta il rapporto sulle disuguaglianze   (Milano Finanza)