L’Italia e altri 4 Paesi chiederanno all’Unione Europea di far slittare al 2040 lo stop alla…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ora l’Italia si associa alle richieste di altri 4 Paesi in cui esistono numerosi stabilimenti per la produzione di automobili

Per i veicoli commerciali leggeri, una diminuzione delle emissioni del 45% entro il 2030, dell’80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040.

Riguardo le auto, Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia chiedono una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% entro il 2035 e del 100% entro il 2040. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Giovedì 23 giugno 2022 - 20:24. Aneris: su stop auto endotermiche Draghi chiarisca posizione Italia. Transport e Environment: bozza Coreper smentisce posizione ufficiale. CONDIVIDI SU:. . . . . . . . . (Agenzia askanews)

Riguardo le auto, Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia chiedono una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% entro il 2035 e del 100% entro il 2040. Ora l’Italia si associa alle richieste di altri 4 Paesi in cui esistono numerosi stabilimenti per la produzione di automobili (Il Fatto Quotidiano)

Per i veicoli commerciali leggeri il documento chiede una diminuzione delle emissioni del 45% entro il 2030, dell'80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040. Lo fa firmando un documento insieme ad altri quattro Paesi in cui sostanzialmente ha chiesto di posticipare il bando ai motori termici. (La Gazzetta dello Sport)

- BRUXELLES, 23 GIU - Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia hanno presentato un documento che propone di posticipare l'eliminazione dei motori a combustione dal 2035 al 2040 e di ridurre le emissioni di CO2 del 90% (anziché del 100% come proposto da Commissione europea ed Europarlamento) nel 2035. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

LE PAROLE AL FIDANZATO: «Mi trattano come se fossi una lavapavimenti». L’INETUDINE: «Vivo un profondo stato d’ansia» (Trentino)

Per questi autoveicoli si chiede anche di ripristinare il meccanismo per assicurare una distribuzione equa degli sforzi per ridurre le emissioni tra i produttori. La posizione dei rappresentanti del settore è chiara: rinviare lo stop ai motori termici oppure mantenere un margine e non raggiungere il 100% (Today.it)