Petrolio, a picco la produzione Usa. Ma la Russia chiede tagli «veri»

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Ma la Russia chiede tagli «veri» La crisi dell’Oil&Gas sta provocando un crollo delle estrazioni senza precedenti negli Stati Uniti.

Anche se la Russia scalpita sulle modalità con cui l’accordo potrebbe realizzarsi, molti tasselli stanno andando a posto .

In sostanza i russi temono che le riduzioni forzate dettate dalla crisi non dureranno: alla prima schiarita le trivelle ripartiranno.

«Sono cose completamente diverse – si è indignato Peskov – State confrontando la caduta della domanda con tagli mirati a stabilizzare il mercato globale». (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Nonostante l’accordo OPEC finalmente trovato, il prezzo del petrolio ha imboccato la via del ribasso ed è tornato a perdere ampio terreno. La quotazione del WTI ha bruciato intanto più del 7% su quota $23 mentre il prezzo del petrolio Brent è scivolato intorno ai $31. (Money.it)

In realtà la decisione, benché sia a buon punto, non è ancora del tutto cosa fatta, perché l’accordo finale dipenderà dalla sottoscrizione del patto da parte del Messico dopo che si è opposto ai tagli alla produzione. (Business Insider Italia)

Per limitare la produzione si è dunque pensato dila perdita di produzione dovuta alla. Ma questa soluzione, che teme una repentina ripresa della produzione non appena la crisi sarà passata. (Il Messaggero)

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e i suoi alleati guidati dalla Russia, nota come Opec+, hanno raggiunto un accordo provvisorio per tagliare la produzione con l'obiettivo di fermare la caduta libera del prezzo sceso negli ultimi giorni in concomitanza con la pandemia del coronavirus. (Yahoo Finanza)

Secondo numerosi osservatori, però, il meeting OPEC+ di oggi si rivelerà più proficuo. La partecipazione USA sarà fondamentale. Qualsiasi accordo preso durante il meeting OPEC di oggi, hanno tuonato gli esperti, potrebbe essere messo in ombra dalle decisioni di Washington. (Money.it)

Coronavirus, Arabia Saudita, colpita anche la famiglia reale: sarebbero 150 i contagiati. Ultimo aggiornamento: 08:31. I principali produttori di petrolio ad eccezione del Messico hanno concordato di ridurre la produzione in maggio e giugno di circa 10 milioni di barili al giorno. (Il Messaggero)