Quasi 400 voli cancellati e 30 mila valigie da restituire: Emirates conta i danni dopo la tempesta

Quasi 400 voli cancellati e 30 mila valigie da restituire: Emirates conta i danni dopo la tempesta
Corriere del Ticino ESTERI

Da giorni, oramai, se ne parla tantissimo. Le forti tempeste che hanno colpito Dubai, già. Se ne parla sia perché, chi vive nell'Emirato, ha parlato di una situazione senza precedenti sia perché – subito – c'è chi ha parlato, spesso sbagliando, di cloud seeding. Le piogge torrenziali, con quantità che in sole 24 ore hanno superato quelle previste per un anno e mezzo, hanno colpito in particolare l'aeroporto internazionale. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri media

«Centinaia di passeggeri, tra cui molti napoletani, dopo aver pagato fino a 10mila euro per un viaggio vacanza nei Paesi arabi, sono rimasti a terra a causa delle condizioni meteorologiche avverse che hanno colpito nei giorni scorsi l'Emirato di Dubai ed ora temono di aver perso il denaro speso e di non poter godere della vacanza». (ROMA on line)

Chimico e geologo assieme, è considerato il padre della geochimica poiché svelò la composizione della crosta terrestre. Geological Survey. (Il Fatto Quotidiano)

Un video di poco più di un minuto è diventato virale sui social, mostrando ciò che molti utenti ritengono essere le immagini delle recenti inondazioni e degli eventi estremi accaduti a Dubai. Tuttavia, alcune clip contenute nel filmato non corrispondono agli eventi meteorologici verificatisi il 16 aprile negli Emirati Arabi Uniti. (Open)

Cloud seeding, la fisica non mente: impossibile creare pioggia come a Dubai

Le prove indirette indicano che il cambiamento climatico ha peggiorato il diluvio devastante su Dubai e su altre parti del Golfo Persico, ma gli scienziati non hanno scoperto le impronte definitive come accaduto per altri eventi meteorologici estremi Le forti precipitazioni rappresentano una minaccia crescente per le comunità vulnerabili negli Emirati Arabi Uniti e in Oman, un fenomeno che è esacerbato dal riscaldamento climatico secondo un recente studio (3bmeteo)

L’NCM ha affermato di aver monitorato le forti piogge in arrivo, ma di non aver preso di mira alcuna nuvola durante quel periodo, attribuendo quindi la tempesta a fattori naturali. (L'INDIPENDENTE)

Una quantità di pioggia straordinaria che qualcuno ha imputato al “cloud seeding”, le autorità emiratine negano e anche gli esperti spiegano perché non è possibile che questo metodo abbia potuto portare all'ondata di precipitazioni Precipitazioni record negli Emirati Arabi Uniti e intere zone allagate (), il "cloud seeding" non c'entra con l'alluvione (il Dolomiti)