I governi, cari universitari, fanno come voi (di F. Luppino)

L'HuffPost INTERNO

Occupare il rettorato di un ateneo è una cosa grande. Nella dinamica dei movimenti studenteschi equivale alla presa del palazzo d'Inverno. Ne deve valere la pena. Padri e madri dei ragazzi che oggi hanno deciso di prendersi il rettorato a Roma e Genova tra la fine del 1989 e per tutta la primavera dell'anno successivo occuparono quasi tutte le università del Paese. C'era una riforma da contrastare, ma soprattutto un'identità da affermare. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 1174, presentato da Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritto da altri gruppi, per "esprimere piena solidarietà al Rettore Federico Delfino per la grave aggressione ricevuta e condannare fermamente e incondizionatamente questa e ogni aggressione fisica e verbale, volta a intimidire e impedire il democratico confronto di idee e opinioni diverse". (SavonaNews.it)

I ricercatori stoppano il Maeci: “No all’uso della scienza in guerra” ROMA – Sono passati quasi 80 anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che mostrarono al mondo l’inquietante sviluppo della fisica nucleare. (Dire)

La proposta di istituire una settimana di mobilitazione, dal 3 al 10 aprile, e uno sciopero che Usb Università ha pensato di indire il 9 dello stesso mese rivolto al settore tecnico amministrativo e al personale docente. (Il Messaggero Veneto)

Due italiani su tre sono contrari alle occupazioni delle università. E’ quanto emerge da una ricerca, condotta in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria esclusiva piattaforma di web e social listening sviluppata a partire dal 2018 con algoritmo a base semantica italiana. (Adnkronos)

Suo zio insegna Italiano all’Università di Gerusalemme. Qui il clima d’odio cresce ogni… (La Stampa)

Dilaga la contestazione nelle Università italiane riguardo gli accordi con il governo israeliano in ambito scientifico e tecnologico. Oggetto della contestazione lo sviluppo di tecnologie “dual use”, utilizzabili in ambito civile come in quello militare. (Il Fatto Quotidiano)