Paolo Sorrentino: «Ecco Parthenope, ispirato alla mia giovinezza mancata»

Paolo Sorrentino: «Ecco Parthenope, ispirato alla mia giovinezza mancata»

CANNES Paolo Sorrentino nell’eloquio, immaginifico come i suoi film, si trincera dietro il sigaro. Quando il fumo si alza e si dirada, come il vento che per Fellini si fece marca stilistica, e che appare tale e quale nella scabrosa scena sessuale in chiesa, sembra stagliarsi, gigantesco, il numero 7: nel mondo dei simboli è quello «perfetto e magico», 7 come i re e i colli di Roma (mettiamoci anche i nani di Walt Disney). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Sarà per contrasto che per incarnare Parthenope, la sirena protettrice di Napoli secondo la mitologia greca, Paolo Sorrentino sceglie una bellezza lombarda, Celeste Dalla Porta, la cui eleganza è il tratto prevalente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cannes, il giorno di Sorrentino con ‘Parthenope’ Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Cannes. Con il lutto – là morivano i (suoi) genitori, qui un fratello che fatalmente “già sapeva tutto” – per trait d’union, Paolo Sorrentino torna sotto il Vesuvio dopo È stata la mano di Dio, calmiera la … (Il Fatto Quotidiano)

Parthenope, la recensione | Cannes 77 | Cinema - BadTaste.it

Avellino – I Carabinieri della Stazione di Frigento hanno dato esecuzione alla misura cautelare del “Divieto di avvicinamento” alle persone offese, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 40enne, già noto alle Forze dell’Ordine. (anteprima24.it)

«Ci sono tanti temi. Di sicuro c’è quanto può essere misteriosa … «Essendo l’ultimo film che ho fatto, come sempre rappresenta tutto. Sembra che i precedenti siano stati un semplice allenamento per arrivare a questo punto». (la Repubblica)

Siamo in zona Youth. Quando Paolo Sorrentino ha un credito da spendersi a seguito di un film di particolare successo, lo fa girandone uno come Parthenope. La sua idea di un film più personale e meno mainstream è questa, quella già espressa in This Must Be The Place (che venne dopo la consacrazione di Il divo) e già vista in Youth – La giovinezza (che venne dopo i trionfi di La grande bellezza). (BadTaste.it Cinema)