Cambi: dollaro perde terreno dopo inflazione Usa sotto attese (RCO)

Borsa Italiana ECONOMIA

Il dollaro ha perso terreno, con l'euro salito a 1,1834 mentre il Dolx avanza dello 0,16% a 92,474.

Ad agosto, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,3% rispetto a luglio, contro attese per un +0,4%, dopo il +0,5% di luglio.

"Con l'avanzata della variante Delta negli Stati Uniti, la Fed resta preoccupata per le prospettive di crescita dell'economia americana.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 14 set - Perde terreno il dollaro, dopo il dato sui prezzi al consumo negli Usa inferiore alle attese. (Borsa Italiana)

Ne parlano anche altri giornali

“Short in caso di mancato superamento di 109.3/5 e sotto 108.20 con obiettivi rispettivi 108.5/2 e 106.60, poi 105.50 e 104.0/3.5 Possibile calma “relativa” fino al meeting Fed del 22 settembre, anche se gli esiti sembrano in parte scontati. (Bluerating.com)

In Europa la Piazza migliore resta Milano (+0,7%), con lo spread Btp-Bund risalito a 99,2 punti e il rendimento del decennale italiano allo 0,65%. L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna quasi lo 0,3%, sostenuto in particolare dai semiconduttori, come Stm (+2,5%) e Ams (+2,1%). (Tiscali.it)

Il Nasdaq avanza dello 0,40% circa, dopo aver chiuso in rosso alla seduta della vigilia.Prezzi del petrolio ancora in rialzo, sulla scia della pubblicazione del rapporto mensile dell'Opec, diffuso ieri, che ha rivisto al rialzo l'outlook sulla domanda di oil del 2022. (Finanza.com)

A livello mensile il dato core è salito dello 0,1%, meno del +0,3% stimato, dopo il +0,3% di luglio e al minimo dal febbraio scorso. Si avvicina intanto la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che inizierà il prossimo 21 settembre (Finanzaonline.com)

Il tanto atteso dato sull’inflazione negli Stati Uniti lascia tutto sommato invariati gli elementi che guidano i mercati in questo mese di settembre di transizione, con le forze della ripresa post-Covid e i timori per un eccessivo surriscaldamento dei prezzi (e per una reazione consequenziale della Banche centrali) a fronteggiarsi in un ideale (Il Sole 24 ORE)

L'inflazione degli Stati Uniti misurata dall'indice dei prezzi al consumo è salita ad agosto del 5,3%, come da attese, e in lieve rallentamento rispetto al +5,4% precedente. Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici e alimentari, l'indice dei prezzi al consumo è salito del 4% su base annua, meno del +4,2% atteso e meno anche del +4,3% di luglio. (Yahoo Finanza)