80 anni fa l'omicidio Gentile. Un filosofo che ha lasciato il segno

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Sono passati esattamente 80 anni dall’omicidio di Giovanni Gentile da parte di Bruno Fanciullacci, partigiano comunista dei Gap. Un atto brutale su cui si è riflettuto sempre troppo poco in Italia, per via dell’adesione al fascismo (ancora oggi “arma politica” strumentale che impedisce un sereno dibattito storico) del filosofo idealista. Per questo non si può non guardare con favore agli sforzi del Ministero della Cultura, in primis la mostra inaugurata proprio oggi, volti a valorizzare Gentile e inquadrare scientificamente e criticamente la sua vita e le sue opere. (CulturaIdentità)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il fatto che sia sostanzialmente una mostra fotografica dice tutto. Si punta, ovviamente, sulla ricchezza del portato gentiliano nella cultura italiana, qualcosa di effettivamente mai visto nella storia della Nazione, per lo meno dal 1860 in avanti. (Il Primato Nazionale)

Ci sono molte foto, insieme a documenti e filmati, per raccontare un filosofo tra i più rappresentativi non del fascismo ma dell'intero Novecento in tour (Secolo d'Italia)

Aprirà al pubblico domani la mostra dedicata a Giovanni Gentile, allestita all’Istituto Centrale per la Grafica di via Poli 54, a Roma. (Sky Tg24 )

Giovanni Gentile, insieme a Benedetto Croce, ha segnato la filosofia italiana del Novecento”. (La Repubblica Firenze.it)

Il 15 aprile del 1944 un gruppo di partigiani uccise di fronte alla sua residenza fiorentina il filosofo Giovanni Gentile, intellettuale di punta del regime mussoliniano, del cui governo era stato ministro e per il quale aveva scelto di prendere attivamente le parti dopo la nascita della Repubblica sociale. (Jacobin Italia)

Il ministro della Cultura in visita in anteprima alla mostra 'Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica' che aprirà al pubblico da domani a Roma (Adnkronos)