Biella, il gran rifiuto di Ezio Greggio: "No alla cittadinanza per rispetto della Segre"

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Quella negata alla senatrice a vita Liliana Segre (nella foto in alto a sinistra), sopravvissuta dell'Olocausto, impegnata a tramandare alle generazioni future la memoria dello sterminio nazista.

ma solo pochi giorni fa la città piemontese era stata scossa dalle polemiche su un'altra cittadinanza onoraria.

Prima la nomina-scandalo a cittadino onorario, ma solo perché lo stesso riconoscimento era stato negato a Liliana Segre. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

"Non è una scelta contro nessuno - spiega Greggio -, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento". (RTL 102.5)

Poi lei è già meritatamente senatrice a vita, la cittadinanza si dà se c'è un collegamento con la città. Ritengo ci sia un tentativo di strumentalizzarla che non mi piace e che va contro la libertà d’espressione. (Il Piccolo)

«Non è una scelta contro nessuno - ha precisato Greggio - ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento». (Avvenire)

Ezio Greggio ha risposto “no” all’onorificenza della città di Biella, che voleva conferirgli la cittadinanza onoraria. La scelta non è stata apprezzata dal presentatore, che ha rifiutato per due importanti motivi: perché Ezio Greggio ha detto di no alla cittadinanza onoraria di Biella? (Money.it)

Anche Matteo Salvini aveva criticato la decisione del sindaco. "Sono stato un cretino, però su questa cosa è stata fatta una speculazione indegna", spiega Claudio Corradino in merito alla polemica scoppiata per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Ezio Greggio, da lui rifiutata perché una settimana prima era invece stata negata alla senatrice a vita. (Il Messaggero)

Per questo la mozione impegna giunta e sindaco ad attivarsi per il conferimento della cittadinanza onoraria «esprimendo, con questo gesto, solidarietà per gli attacchi subiti, il ringraziamento per avere dato voce alle decine di migliaia di italiani vittime delle leggi razziali, a cui fu disconosciuta la condizione naturale di essere umani, colpevoli soltanto di essere nati, privati dei più elementari diritti, sottoposti a quella dura persecuzione che produsse la Shoah italiana, il cui esito fu la negazione della libertà personale, della dignità del corpo e dell’anima e infine della vita stessa». (QC QuotidianoCanavese)