Il Guardian si scusa per il fondatore schiavista e paga il conto

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Il Guardian fa i conti con il proprio passato e chiede scusa per il ruolo che il fondatore del giornale ha avuto nella schiavitù all'inizio del XIX secolo. Sulla homepage del sito, il fondo Scott - proprietario della testata - annuncia anche un programma di «giustizia riparativa» decennale con cui prevede di investire più di 10 milioni di sterline (circa 11 milioni e 350 mila euro), «dedicati specificamente alle comunità di discendenti legate ai fondatori del Guardian del XIX secolo». (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

A oltre due secoli di distanza dai fatti e dal contesto in cui nacque, il Guardian chiede solennemente scusa per I suoi legami ancestrali con la tratta degli schiavi. (Open)

Nelle scorse ore infatti la proprietà del quotidiano britannico ‘Guardian’ si è ufficialmente scusata per il fatto che il suo antico fondatore e commerciante in cotone, John Edward Taylor, ha preso parte alla tratta degli schiavi. (ByoBlu)

La società che controlla il giornale ha annunciato un programma da 10 milioni di sterline per i discendenti delle comunità schiavizzate (AGI - Agenzia Italia)

La storica prima pagina del Guardian: "Chiediamo scusa per i legami del nostro fondatore con lo schiavismo" di Enrico Franceschini (la Repubblica)

Il giornale Investirà più di 11 milioni di euro per le comunità discendenti e amplierà la copertura delle comunità nere Il Guardian fa i conti con il proprio passato e chiede scusa per il ruolo che il fondatore del giornale ha avuto nella schiavitù all’inizio del XIX secolo. (Primaonline)

Tutto nasce nel 2020, quando lo Scott Trust, l’organizzazione non profit che possiede tra le altre testate il quotidiano britannico, commissiona ad un gruppo di ricercatori indipendenti un’inchiesta sul legame tra le persone che furono a capo della fondazione e del finanziamento del giornale nel 1821 e la tratta transatlantica degli schiavi. (Il Fatto Quotidiano)