Voto di scambio nel PD, Raffaele Gallo ritira la sua candidatura alle elezioni

Quotidiano Piemontese INTERNO

TORINO – Raffaele Gallo, figlio di Salvatore, l’esponente del Pd al centro dell’inchiesta su peculato, estorsione e violazione delle norme elettorali, ha accolto gli inviti che gli sono piovuti addosso dai vertici del partito ed ha deciso di ritirare la sua candidatura alle elezioni europee e di dimettersi da Presidente del Gruppo consiliare del PD. Gallo specifica anche la sua “totale estraneità a comportamenti e fatti anche solo lontanamente assimilabili a vicinanza all’Ndrangheta” in merito all’indagine Echidna della DDA di Torino. (Quotidiano Piemontese)

Su altri giornali

Ieri mattina sono state arrestate nove persone per i reati di associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco. (Contropiano)

Per l’accusa la sinistra aveva piazzato nell’organo per la legalità il referente della criminalità organizzata. E il ras delle tessere chiese 50 voti in cambio di una visita medica.Nelle carte spunta anche il lobbista che «sussurrava a Enrico Letta e Fassi... (La Verità)

“Un decisione responsabile.” Così il segretario regionale del Partito Democratico in Piemonte, Domenico Rossi, ha commentato la decisione del consigliere regionale Raffaele Gallo di rinunciare alla candidatura alle prossime elezioni regionali in programma l’8 e il 9 giugno. (Tag24)

Il passo indietro atteso all’interno del Partito Democratico è arrivato. «A tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico - scrive Gallo in una nota - ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno. (La Stampa)

Oggi però a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno». (Corriere della Sera)

Fine anni Ottanta, allora «Sasà», 85 anni, già manager Sitaf, indagato per estorsione, peculato e violazione della normativa elettorale nell’inchiesta Echidna sugli interessi della ‘Ndrangheta sull’autostrada A32 Torino-Aosta, è un pezzo grosso del Partito Socialista. (Corriere della Sera)