"Sono filorussi". E scoppia la polemica sui sussidiari

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I libri di scuola italiani sono noti per una certa gentilezza nel trattare il comunismo, ma a tutto c’è un limite. Secondo quanto ricostruito con dati e fatti, i sussidiari “brillano” per la loro narrazione filorussa. Quando si parla di Russia e Ucraina, studenti e studentesse delle scuole medie si trovano davanti il punto di vista di Vladimir Putin. Inaccettabile ma soprattutto rischioso, considerando le possibili ripercussioni di una visione così distorta e distante dalla realtà. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

In questi giorni è stata diffusa la notizia secondo cui, come denuncia un gruppo di attiviste ucraine che si è rivolto a Irina Cascei, giornalista ucraina che vive da molti anni a Roma e collabora con varie testate italiane, i libri di scuola italiani raccontano la storia secondo la linea di Putin e della Russia (Tecnica della Scuola)

Vivi la geografia, edito da Zanichelli, descrive così l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014: «Dopo aver chiesto l’intervento delle truppe di Mosca, la Crimea, abitata in maggioranza da russi, si è autoproclamata indipendente con un referendum ed è stata annessa alla Russia». (Corriere del Ticino)

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara fa sapere che il suo dicastero “ha avviato verifiche per appurare se i contenuti dei manuali presentano effettive criticità”, ovvero “un’impostazione faziosa e distorta della realtà storica, in favore della narrazione della Russia putiniana e dell'Unione Sovietica comunista”. (la Repubblica)

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato verifiche per appurare se i libri di testo di storia e geografia in uso nelle scuole italiane «presentino effettive criticità», dopo che ieri era scoppiato il caso degli scivoloni storici filo-russi presenti, secondo Adnkronos, in ben 12 sussidiari su 13. (Open)

L'indagine dell'AdnKronos sui libri delle medie farciti di propaganda russa non sarebbe completa senza sentire Maryana Trofymova, che insieme a Tetyana Bezruchenko e Irina Cascei ha raccolto le copie dei volumi in questione. (Adnkronos)

Cartine geografiche discutibili, resoconti fin troppo filo-russi e inesattezze storiche da matita blu. Per questo il ministero dell'Istruzione e del Merito ha deciso di avviare le necessarie verifiche su alcuni libri di testo utilizzati dalle scuole medie i cui contenuti sono stati duramente criticati da attivisti ucraini, giornalisti e associazioni. (Il Sole 24 ORE)