Ultima ora: preso il presunto killer di padre e figlio uccisi e chiusi in sacchi di plastica

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Il provvedimento sarà oggetto del vaglio del Gip presso il Tribunale di Foggia nei tempi previsti dalla legge.

Padre e figlio erano stati giustiziati con un colpo d'arma da fuoco alla nuca, mentre i loro corpi erano stati ritrovati a poche decine di metri di distanza l'uno dall'altro (guarda qui le immagini video)

Dalla questura di Foggia l'uomo è stato successivamente trasferito in carcere, dove è stato ascoltato dal pm Marangelli. (FoggiaToday)

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Sabato sera un parente della famiglia avrebbe denunciato la scomparsa dei due Le due vittime sono state giustiziate con un colpo di pistola alla nuca e i corpi avvolti in sacchi di plastica nascosti sotto un cumulo di tubicini per l’irrigazione. (Radio Norba News)

Polizia e carabinieri hanno arrestato a Trinitapoli Giuseppe Rendina, presunto autore del duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio di 58 e 27 anni, i cui cadaveri sono stati ritrovati domenica mattina in un terreno agricolo nelle campagne di Cerignola (Foggia). (La Stampa)

La notte del 15 ottobre 2020, nel quartiere Addolorata, un 32enne romeno ha tentato di uccidere il fratello, pugnalandolo nel corso di una lite La mattina del 31 luglio 2020 Cataldo Cirulli, classe 1971 di Cerignola, era stato assassinato nei pressi della sua abitazione di via Urbe nel quartiere Torricelli (i dettagli). (FoggiaToday)

Polizia e carabinieri hanno arrestato nel primo pomeriggio di oggi a Trinitapoli (Bat) Giuseppe Rendina, pregiudicato, presunto autore del duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo padre e figlio rispettivamente di 58 e 27 anni i cui cadaveri sono stati ritrovati domenica mattina in un terreno agricolo nelle campagne di Cerignola (Foggia). (La Sicilia)

Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, interviene sull’omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, i cui cadaveri sono stati ritrovati in un capannone, domenica scorsa, nelle campagne tra Manfredonia e Cerignola, avvolti in sacchi di plastica. (lanotiziaweb.it)

La donna ha ripreso con il suo cellulare tutte le fasi dello scontro, prima verbale e poi fisico, con il datore di lavoro. I carabinieri della Compagnia di Soverato hanno avviato accertamenti dopo che una giovane di 25 anni, originaria della Nigeria, si è recata ieri in caserma e ha riferito di essere stata aggredita fisicamente dal datore di lavoro dopo avere chiesto di essere retribuita per le ore di lavoro effettuate. (Alto Adige)