Galli avverte: “Non torneremo presto a normalità, in Lombardia 10 volte più casi di dati ufficiali”

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La spiegazione, secondo Galli, dipende anche dal fatto che molte persone sono state contagiate molti giorni fa e sono poi rimaste in casa: “In Lombardia, ad essere ottimisti, noi abbiamo dalle 7 alle 10 volte più infettati rispetto ai dati ufficiali.

È giusto programmare come fare a riaprire alcune attività anche con dei test, ma non bisogna farlo troppo presto, perché significherebbe vanificare tutti gli sforzi fatti”. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri giornali

Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre. Bisognerà procedere per gradi prima con il test rapido e a conferma con l'utilizzo del tampone". (Live Sicilia)

Ora bisogna dare il via ad una fase con più tamponi, test rapidi e sierologici" (La7)

Gli stessi dati non dicono tutto: "In Lombardia, ad essere ottimisti, abbiamo dalle 7 alle 10 volte più infettati rispetto ai dati ufficiali. 07 aprile 2020 a. a. a. Massimo Galli controcorrente sulla riapertura del Paese. (Liberoquotidiano.it)

L'infettivologo Massimo Galli, primario del Sacco di Milano e docente all'Università Statale, detta i modi (e i tempi del ritorno alla normalità in Italia). Incrociando le due modalità, test rapidi per selezionare chi sottoporre a tampone, "si facilita il ritorno al lavoro delle persone il più rapidamente possibile". (L'Unione Sarda.it)

L'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano, è tornato sulla questione legata alla riapertura dell'Italia, ancora alle prese con le misure di contenimento dell'emergenza Coronavirus. (Fanpage.it)

Ma Galli avverte: "Certo, non siamo tutti uguali e quindi ci possiamo aspettare anche un tot di pazienti giovani. Il Covid-19 resta una malattia " dell'anziano" , che viene colpito in modo più grave e più frequente rispetto a un soggetto giovane. (ilGiornale.it)