Il Giano bifronte della cultura italiana

Jacobin Italia INTERNO

A ottant’anni dall’attentato mortale, la figura di Giovanni Gentile suscita ancora nell’opinione pubblica italiana reazioni polarizzate Il 15 aprile del 1944 un gruppo di partigiani uccise di fronte alla sua residenza fiorentina il filosofo Giovanni Gentile, intellettuale di punta del regime mussoliniano, del cui governo era stato ministro e per il quale aveva scelto di prendere attivamente le parti dopo la nascita della Repubblica sociale. (Jacobin Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Aprirà al pubblico domani la mostra dedicata a Giovanni Gentile, allestita all’Istituto Centrale per la Grafica di via Poli 54, a Roma. (Sky Tg24 )

Trent’anni fa, col neonato primo governo di centrodestra, il ministro delle poste Pinuccio Tatarella, vicepresidente del consiglio, emise un francobollo per ricordare i cinquant’anni dalla morte, dall’assassinio, di Giovanni Gentile (Marcello Veneziani)

E se nel 1994 la commissione toponomastica del comune di Firenze “riuscì, dopo tanta fatica e mediazione, a trovare una dicitura consona, frutto di un compromesso, per arrivare all’obiettivo di apporre una targa nel luogo in cui fu ucciso” (“a Giovanni Gentile, qui ucciso per la sventura dei tempi il 15 aprile 1944”), la targa “a distanza di trenta anni, non è mai stata posta”. (La Repubblica Firenze.it)

Il ministro della Cultura in visita in anteprima alla mostra 'Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica' che aprirà al pubblico da domani a Roma (Adnkronos)

Il fatto che sia sostanzialmente una mostra fotografica dice tutto. Si punta, ovviamente, sulla ricchezza del portato gentiliano nella cultura italiana, qualcosa di effettivamente mai visto nella storia della Nazione, per lo meno dal 1860 in avanti. (Il Primato Nazionale)

Apre al pubblico da domani (oggi l'anteprima) all'Istituto Centrale per la Grafica a Roma la mostra su Giovanni Gentile, a 80 anni dalla morte. (Secolo d'Italia)