Omicidio Avellino, la condanna a morte nella chat dei fidanzati: “Mi manchi, uccidiamoli”

Il Riformista INTERNO

Per mesi i due fidanzati hanno continuato a scambiarsi messaggi di questo tipo, “oppressi” da una famiglia, quella di lei, che non accettava la loro frequentazione.

“Mi manchi, ma quando li uccidiamo?”, scriveva Elena a Giovanni.

Sia Elena che Giovanni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Le sue grida di dolore hanno allertato sua moglie, Liana Ferrajolo, e l’altra figlia, Emilia, che sono riuscite a salvarsi. (Il Riformista)

Ne parlano anche altri giornali

Prima è toccato a Giovanni Limata, rimasto in aula soltanto pochi minuti, il tempo necessario per formalizzare la scelta di non rispondere pur avendo reso una piena confessione dopo l’arresto. Sono separati da sabato notte, quando li hanno arrestati subito dopo l’uccisione di Aldo Gioia, padre della 18enne che si opponeva alla loro relazione. (Gazzetta di Modena)

Nel pomeriggio i due fidanzatini killer programmano la tragedia che si sarebbe consumata in serata. “Amo’ no mia sorella non può rimanere”, scrive Elena a Giovanni (L'Occhio di Avellino)

E’ uno dei messaggi che Elena ha inviato al fidanzato Giovanni, poco prima che il ragazzo si intrufolasse nella sua abitazione ad Avellino per uccidere il padre, Aldo Gioia. Gioia: “Amo’ no, mia sorella non può rimane’, capisci meglio cosa intendo per favore” (Mandamento Notizie)

Continuano le indagini degli inquirenti per ricostruire gli ultimi attimi della vita di Aldo Gioia, il 53enne geometra avellinese ucciso nella notte di venerdì da Giovanni Limata, 23 anni, con la complicità della figlia Elena. (AvellinoToday)

L'Avellino deve vincere e augurarsi che gli avversari non facciano altrettanto. Avellino, ecco cosa cambierebbe chiudendo da migliore terza Duello a distanza con il Südtirol per un piazzamento potenzialmente determinante in ottica playoff. (Ottopagine)

Aldo Gioia, soccorso e portato in ospedale, è morto poche ore dopo il ricovero Le urla dell'uomo hanno salvato la moglie e l’altra figlia, mentre Limata fuggiva per tornare a casa a Cervinara, un comune vicino. (Today.it)