«Introdurre il divieto di saldare con il Pos le piccole somme»

Corriere della Sera INTERNO

Anch’io trovo complicato districarsi tra spiccioli e una quasi manciata di monete, creando file tra gli utenti in attesa. Comprendo, però, le proteste di qualche operatore se un cliente desidera pagare con il Pos anche per spese minime e che non coprono il costo della commissione bancaria. Non sarebbe molto più facile stabilire che il Pos non sia obbligatorio per somme che non ne coprono il costo, secondo gli standard fissati degli stessi fornitori? Troppo semplice? Domenico Agostini (Corriere della Sera)

Su altri media

Pagamenti: usare i contanti è più costoso del POS, lo rivela uno studio; i dettagli (iLMeteo.it)

L'obbligo di accettare i pagamenti col Pos è un gigantesco "regalo alle banche" e se l'obiettivo è incentivare l'uso delle carte i costi delle commissioni andrebbero azzerati. Così la pensano i "No Pos" e più in generale coloro che sono schierati contro l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti tracciabili a prescindere dalla cifra. (Today.it)

Anche ad Asti arriva l’eco nazionale della “battaglia del POS” tra favorevoli e contrari alla soglia, comunque non ancora stabilita, sotto la quale i commercianti non saranno più tenuti ad accettare pagamenti digitali. (La Nuova Provincia - Asti)

"Con la manovra di bilancio varata dal Governo e in discussione in questi giorni in Parlamento, l’esecutivo Meloni ha intrapreso una giusta direzione di marcia – ha detto Giulio Gennari, presidente di Ascom Grosseto –. (LA NAZIONE)

Perché ad alcuni commercianti il Pos non piace? Tra le ragioni gli esercenti lamentano i costi per uno strumento di pagamento che, secondo alcuni, va a esclusivo vantaggio degli acquirenti. (Start Magazine)

L’ipotesi del governo di abolire le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici inferiori a 40 euro non sembra infatti raccogliere l’entusiasmo dei negozianti del centro, che durante i giorni dello shopping natalizio commentano con una certa freddezza la novità che potrebbe scattare dal primo gennaio. (il Resto del Carlino)