A dicembre, in provincia di Bergamo, c'erano già 110 casi di Covid

IlNapolista INTERNO

Nell’ultimo mese dell’anno nell’ospedale di Alzano c’erano già 40 persone ricoverate con il virus, ma nessuno lo aveva stabilito con precisione.

E l’epicentro dell’epidemia era già Alzano Lombardo, la cui mancata zona rossa è ora nell’occhio del ciclone e all’esame degli inquirenti.

Sono dati diffusi dall’Ats di Bergamo, a cui si è rivolta la procura di Bergamo per andare a fondo sulla mancata istituzione della zona rossa. (IlNapolista)

Se ne è parlato anche su altri media

I primi tamponi, ricordiamo, sono stati eseguiti solo a partire dal 23 febbraio, ossia dopo il «caso uno» di Codogno. Queste polmoniti sono state 18 a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio. (Corriere del Ticino)

Alla fine dello scorso anno, infatti, in quella struttura erano state ricoverate già 40 persone colpite da un virus non riconosciuto. Pregliasco, è plausibile che il virus in Italia circolasse, e parecchio, già dagli ultimi mesi del 2019? (Open)

Le polmoniti sospette sono state 18 a novembre, per poi passare alle 40 di dicembre e altre 52 a gennaio.Dal confronto tra i ricoveri del 2019 e quelli del 2018 sono "196 le polmoniti non riconosciute nel 2018, 256 tra gennaio e dicembre 2019". (Rai News)

Prima dei due pazienti scoperti ad Alzano, curiosamente, erano fioccati i ricoveri con diagnosi in codice 486: «polmonite, agente non specificato». Ebbene, i primi due casi di coronavirus nella bergamasca sono stati individuati andando contro quest’ultima linea guida. (Il Primato Nazionale)

Però la posizione di Pechino diventa più pesante.Pesenti Fornaroli di Alzano Lombardo, c... La Procura di Bergamo punta il faro sui casi anomali registrati mesi prima dell'allarme nel fascicolo sulla mancata zona rossa di Alzano. (La Verità)

Di certo l’impennata di contagi impressiona: nel 2018 i casi sono stati 196 in tutto, l’anno dopo 256, il 30% in più. Centodieci tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui alle cartelle si è aggiunta la voce «polmonite da Sars - coronavirus associato». (Il Messaggero)