Pensioni, a chi spetta il bonus di 155 euro in arrivo a dicembre

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Pensioni, bonus di 155 euro a dicembre: a chi spetta. Per ottenere il beneficio è infatti necessario soddisfare determinati requisiti.

Nello specifico, il bonus spetta ai pensionati che nel 2019 hanno percepito una pensione minore o uguale ad 6.596 euro.

In arrivo la "gratifica natalizia". Chi non percepisce il bonus ha ovviamente diritto alla tredicesima, che sarà pagata lunedì 2 insieme all’assegno di dicembre. (Today)

Ne parlano anche altre testate

A chi spetta il bonus pensioni. Il bonus pensioni viene erogato a chi nel 2019 percepisce una pensione uguale o inferiore a 6.596,46 euro. Non c’è solo la tredicesima: per i pensionati a dicembre potrebbe arrivare anche un altro bonus, corrispondente a circa 155 euro. (Fanpage.it)

esodati” accoglie pienamente le proposte del Comitato 6.000 Esodati, riguardanti la correzione dell’ultimo provvedimento approvato dal parlamento (ottava salvaguardia). Depositati nuovi emendamenti alla legge di bilancio 2020 a favore dei 6mila esodati esclusi dalle precedenti salvaguardie pensionistiche. (La Legge per Tutti)

L’effetto sulle regole previdenziali è che il requisito per l’accesso alla pensione di vecchiaia resta fissato a 67 anni anche nel biennio 2021-2022, come è adesso. Una buona notizia, che però riflette il fatto che la speranza di vita in Italia non cresce. (Corriere della Sera)

Il bonus di 154,94 euro invece è aggiuntivo alla tredicesima, ma solo per le pensioni minime, come abbiamo precedentemente accennato. Ma vediamo nel dettaglio cos’è il bonus pensioni che viene erogato a dicembre, a chi spetta e quali invece sono i contribuenti che non potranno riceverlo. (Corriere della Sera)

Riforma pensioni, ultime in esclusiva da Proietti: emendamenti interessanti. Le ultime novità al 21 novembre 2019 sulla riforma previdenziali vertono, come é normale che sia, sugli emendamenti che sono stati presentati alla Manovra 2020. (PensioniPerTutti.it)

Il nodo pensioni. In ogni caso le pensioni restano uno dei nodi più spinosi da sciogliere per l'esecutivo giallorosso. È invece stata proposta una rivalutazione al 100 per cento per gli assegni fino a quattro volte il minimo. (ilGiornale.it)