Paolo Sorrentino, ecco i sogni e i dolori di 'Parthenope'. La recensione del nuovo film del regista premio Oscar

Paolo Sorrentino sostiene che la giovinezza ha il diritto di mentire. Da giovani ci si racconta un futuro che magari non si avvererà. Quando gli abbiamo detto che anche il cinema ha lo stesso diritto, e che quindi cinema e giovinezza sono forse la stessa cosa, ha sorriso: “Questa me la rivendo”. Gli diamo volentieri il copyright e usiamo questo concetto per cominciare a parlarvi di Parthenope, pa… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

A Cannes il red carpet con Paolo Sorrentino e il cast di "Partenope" 22 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

È Parthenope, nata dalle acque della città di cui porta il nome e l’essenza, “questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla ride e poi sa farti male”: la culla natìa tanto magnifica quanto tragica che Paolo Sorrentino così ama descrivere. (Il Fatto Quotidiano)

Un giorno al quale tiene molto: quasi tutte le altre volte, i suoi film sono stati presentati a Cannes lo stesso giorno, 21 maggio. Cannes dove, esattamente vent’anni fa – il 21 maggio 2004 – Sorrentino esplose alla fama internazionale con Le conseguenze dell’amore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Parthenope (Celeste Dalla Porta, di una bellezza disarmante) nasce nelle acque di Napoli nel 1950. “Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità”: Paolo Sorrentino (per forza di cose pensando anche a Ferito a morte di Raffaele La Capria) firma la sua ode definitiva, incantevole e lancinante, lirica e terragna, al mistero della giovinezza e al mistero della sua città natale. (cinematografo.it)

Italiano per noi, francese per loro. «Non è una lettera d'amore per Napoli. (ilGiornale.it)

La proiezione di gala, è terminata dopo l'1 di notte. "Questo film è per me una celebrazione del viaggio della mia vita", ha detto emozionato Sorrentino. (l'Adige)