Il trasloco in Centrale dopo la scarcerazione: "Altro che padrino..."

IL GIORNO INTERNO

Salvatore Giacobbe esce dal carcere di Como il 29 maggio 2015 per finire di scontare la pena ai domiciliari con controllo elettronico. Peccato che la sua abitazione di Pessano con Bornago sia stato confiscata. Così il capo clan si trasferisce per circa un anno a Pioltello, per poi spostarsi definitivamente a Milano nell’ottobre 2016 per trascorrere lì i tre anni di sorveglianza speciale. È da quell’appartamento di via Cappellini, tra la Centrale e piazza Repubblica, che compare Turi, arrestato ieri dalla Dda, ricostituisce dal giorno zero "una vera e propria organizzazione criminale ben strutturata e soprattutto ben radicata sul territorio lombardo – nelle parole del gip Sonia Mancini – tanto da essere riconosciuta e temuta dai terzi quale articolazione autonoma della ’ndrangheta calabrese". (IL GIORNO)

La notizia riportata su altre testate

Giacobbe, trapiantato da anni in Lombardia e a capo della locale di Agrate-Pessano con Bornago, in provincia di Como, è stato al centro di un'operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di 14 persone, tutte accusate di vari reati legati alla criminalità organizzata, tra cui associazione mafiosa, intestazione fittizia di attività commerciali, estorsione, truffa e traffico di rifiuti. (Zoom24.it)

E’ notizia di ieri che il Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha sequestrando, insieme alla Polizia locale, società che gestiscono locali di ristorazione all’interno del Mercato comunale milanese nel quartiere Isola, zona della movida. (StrettoWeb)

Conosceva più o meno a memoria tutte le formule ed i riti da seguire per chi fosse affiliato all'«onorata società» o volesse entrare a far parte della 'Ndrangheta, Salvatore Giacobbe, tra le 14 persone arrestate per essere stato alla guida e aver ricostituito un gruppo criminale con legami con il clan dei Piromalli di Gioia Tauro, ma operativo a Milano e nell'hinterland, che ha esteso il suo raggio di azione in Lombardia e anche in Piemonte. (LaC news24)

Conosceva più o meno a memoria tutte le formule ed i riti da seguire per chi fosse affiliato all'”onorata società” o volesse entrare a far parte della ‘Ndrangheta, Salvatore Giacobbe, tra le 14 persone arrestate per essere stato alla guida e aver ricostituito un gruppo criminale con legami con il clan dei Piromalli di Gioia Tauro, ma operativo a Milano e nell’hinterland, che ha esteso il suo raggio di azione in Lombardia e anche in Piemonte. (Il Dispaccio)

Si tratta di un 40enne, un 25enne e un 32enne, tutti domiciliati a Latina, di cui due già noti alle forze dell’ordine per le loro vicende penali, indiziati di aver trafugato 51 capi di abbigliamento all’interno di una nota attività dell’Outlet di Valmontone. (Cronache Cittadine)

Nel decreto di sequestro delle società riconducibili al presunto procacciatore d’affari del gruppo criminale capeggiato da Salvatori Giacobbe, si legge che sono quattro società che gestivano tre locali all’interno del Mercato Comunale Isola: si tratta de La Masseria, bottega di prodotti alimentari, della pizzeria d’asporto Granum, e della pescheria Piscarius. (Il Fatto Quotidiano)