Evra e l'omosessualità nel calcio: "Se parli sei finito"

Tuttosport SPORT

Evra e l'omosessualità nel calcio: "Se parli sei finito". Un'analisi lucida quella di Evra che è tornato anche sugli abusi subiti in passato: “Devo testimoniare per spingere ragazzi e ragazze vittime di violenze a non chiudersi nel silenzio.

L'ho raccontato non tanto per me, ma per chiunque si trovi nella mia stessa situazione di quando fui stuprato da 13enne.

Ci sono almeno due giocatori per club che sono omosessuali ma nel mondo del calcio, se lo dici, è finita". (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alcuni dei miei colleghi dicevano: ‘È contro la mia religione, ma se c’è un omosessuale in questo spogliatoio deve andarsene’. Serie A - Patrice Evra ha rilasciato un'intervista a Le Parisien:. "Quando ero in Inghilterra, hanno portato un esperto a parlare con la squadra dell’omosessualità. (CalcioNapoli24)

Ho giocato con giocatori gay. L'ex calciatore senegalese ha parlato della presenza di giocatori gay all'interno delle squadre e ha condannato gli atteggiamenti dei suoi ex compagni di squadra nei confronti dell'omosessualità. (CalcioNapoli1926.it)

Ma a confermarlo è Patrice Evra, che in un incontro con i lettori del quotidiano Le Parisien volto a presentare la versione francese della sua autobiografia, ha svelato come in ogni squadra ci siano almeno due giocatori gay: “Nel calcio tutto è chiuso. (Eurosport IT)

di Camilla Prato. L’ex calciatore della Juventus, Patrice Evra, ha rilasciato un’intervista a Le Parisien in cui ha parlato del suo passato nel calcio affrontando anche temi delicati come l’omosessualità, e uno stupro che dice di aver subito da adolescente: “Avevo 13 anni e ho tenuto questo peso per tutta la vita. (Luce)

L'ho raccontato non tanto per me, ma per chiunque si trovi nella mia stessa situazione di quando fui stuprato da 13enne. atrice Evra, ex calciatore di Manchester United e Juventus, ha parlato in un'intervista Le Parisien del tema omosessualità nel calcio, così: "Quando ero in Inghilterra, hanno portato qualcuno a parlare con la squadra dell’omosessualità, ha spiegato Evra. (ilBianconero)

Certi colleghi dissero che era contro la loro religione e che se c’era un gay in spogliatoio bisognava cacciarlo dal club — aggiunge —. Io ho giocato con gay: loro ne hanno parlato con me, da soli, perché hanno paura di aprirsi pubblicamente. (Corriere della Sera)