Hadi Matar, il boia che voleva eseguire la fatwa contro Salman Rushdie

Nanopress ESTERI

Matar ha deciso di recarsi nella città di Chautauqua dopo che lo scrittore ha annunciato la sua presenza sui social network.

“E’ uno che ha attaccato l’Islam”, ha detto al quotidiano di New York, giustificando l’attacco, pur senza confermare di aver agito in base alla fatwa di Teheran.

Da quel soggiorno a Yarun il ragazzo è tornato trasformato, ha detto questa settimana sua madre al New York Times, in dichiarazioni quasi monosillabiche

Dalla prigione, parlando al New York Post, mercoledì Matar ha mostrato la sua sorpresa per il fatto che Rushdie, gravemente ferito, sia ancora vivo, anche se potrebbe perdere un occhio. (Nanopress)

Su altre fonti

Ma rimane in ospedale con gravi ferite: è stato pugnalato almeno dieci volte, ha danni al fegato e i nervi recisi di un braccio e di un occhio Rushdie, nel frattempo, secondo quanto rivelato dal suo agente Andrew Wylie, «non è più attaccato al respiratore, parla e scherza». (ilGiornale.it)

E ora prendiamo noi il suo testimone" (la Repubblica)

«Insultando i sacri principi dell'Islam e superando le linee rosse di oltre un miliardo e mezzo di musulmani e di tutti i seguaci delle religioni divine, Salman Rushdie si è esposto alla rabbia e alla collera del popolo» (Corriere del Ticino)

Non è ancora stato reso noto il movente dell'aggressione da parte del 24enne del New Jersey, originario del Libano, Hadi Matar Lo scrittore, accoltellato venerdì scorso ad un evento nello Stato di New York, ha parlato "in modo articolato", precisa la fonte. (l'Adige)

Salman Rushdie sostiene libertà di espressione in India? L’anno scorso, Freedom House Index of Freedom in the world, The Economist Intelligence Units Democracy Index, e Reporter sans frontières’ World Press Freedom Index hanno tutti evidenziato il deterioramento della Democrazia indiana (Periodico Daily)

Cronaca. Luigi Zanda "Meloni non canti vittoria, la sua coalizione è fragile Letta resterà segretario". Il senatore dem uscente: fare le liste è un atto politico, naturali le polemiche "Calenda se n’è andato sbattendo la porta, sua la scelta di non allearsi con noi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)