Coronavirus, Fontana: dalle critiche alla zona rossa al «chiudiamo tutto»

Il Sole 24 ORE INTERNO

Milano si chiude: esercito e polizia controllano la stazione Centrale. 2' di lettura. Una girandola di dichiarazioni che hanno preceduto e accompagnato la decisione del Governo di fare dell’Italia un’unica zona rossa per arginare la diffusione.

Soluzioni molto stringenti che possono essere giustificate dal fatto che la sanità lombarda si sta attrezzando per nuovi letti di terapia intensiva ma «stiamo arrivando ai limiti massimi». (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

– Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, è intervenuto ai microfoni di ‘Sky Tg24′ per parlare dell’emergenza coronavirus nel nostro Paese, aggiornando sui dati parziali presenti sul territorio di propria competenza: “Rispetto a ieri ci sono circa 1.300 contagiati in più. (Pianeta Milan)

Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni del tg di La7, all’unisono con il collega piemontese Cirio, ribadisce, dopo la conferenza stampa del premier Conte, che dal Pirellone è stata avanzata una richiesta formale per inasprire le misure restrittive già allargate a tutta l’Italia. (TUTTO mercato WEB)

Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. (ilSaronno)

"E' fatta salva l’individuazione da parte di Regione Lombardia delle attività di indifferibile necessità. Una stretta significativa delle misure per contenere il Coronavirus, ma non una vera e propria serrata. (La voce di Rovigo)

Lì per due settimane è stata zona rossa vera e ieri la Lombardia ha chiesto questo al Governo: tenere aperti solo alimentari, farmacie e servizi di prima necessità. È l’assessore alla sanità Giulio Gallera a parlarne in tv di primo mattino: «Al Governo la chiusura dei negozi l’abbiamo già chiesta. (Il Manifesto)

Confindustria alla fine dà il consenso, però l'esecutivo ancora una volta esita. Il Pirellone scrive a Palazzo Chigi: serrata totale, salvo alimentari e farmacie. (La Verità)