Carabiniere aggredito, arrestato il Gigante: l'ultrà laziale incastrato da scarpe e giaccone

Il Messaggero INTERNO

Così polizia e carabinieri lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e uso di strumenti per evitare il riconoscimento.

Roma, carabiniere aggredito da ultrà laziali: arrestato "il gigante" degli Irriducibili.

Senza perdere la calma, l'appuntato estrasse la pistola, indietreggiò e aspettò che gli ultras si allontanassero.

La caccia al tifoso tedesco per le strade e i locali di Trastevere dopo la partita tra Lazio e Eintracht Francoforte dello scorso 13 dicembre era finita con l'aggressione a un carabiniere. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altri media

E' stato incastrato da alcuni filmati il tifoso 25enne della Lazio, arrestato dalla polizia perché ritenuto responsabile di aver lanciato oggetti contro un carabiniere, in particolare scagliandogli contro un bidone dell'immondizia, a dicembre 2018 a Trastevere dopo la partita Lazio-Eintracht Francoforte (La Repubblica)

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A colpire particolarmente le immagini di un tifoso che prende un bidone dell'immondizia e cerca di scagliarlo contro il carabiniere. Il 25enne è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e uso di strumenti atti a rendere difficoltoso il riconoscimento. (L'Unione Sarda.it)

Riccardo Rinaldi, 25 anni, detto «il gigante» negli ambienti degli Irriducibili della Lazio, è stato identificato dalla Digos e della polizia scientifica come uno dei partecipanti, la sera del 13 dicembre, alla caccia al tifoso tedesco al termine di Lazio-Eintracht Francoforte (Europa League). (LAROMA24)

L’indagine è stata avviata a seguito dei fatti verificatisi il 13 dicembre 2018, allorquando un gruppo di tifosi italiani, dopo aver assistito all’incontro calcistico “Lazio – Eintracht Francoforte”, si era recato nel quartiere Trastevere, per rintracciare ed aggredire tifosi tedeschi, perpetrando altresì una rapina nei confronti di uno di essi. (Casilina News - Le notizie delle province di Roma e Frosinone)

Lui e gli altri al momento del blitz indossavano cappucci, sciarponi e caschi per non farsi riconoscere. "Il gigante", già noto alle forze dell’ordine, è ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e uso di strumenti atti a rendere difficoltoso il riconoscimento. (Il Messaggero)