Venti i tabaccai derubati dagli hacker pro Cospito

La Nuova Venezia INTERNO

Lunedì 27 marzo tutti i distributori automatici di sigarette oggetto di attacco hacker sabato 25 sera sono tornati in funzione, anche gli ultimi sui quali appariva la scritta “service operation”. I titolari delle tabaccherie stanno finendo di compilare il verbale di denuncia alle forze dell’ordine. Nel frattempo i carabinieri passano al setaccio ogni tabaccheria della Città metropolitana, per capire quali sono state messe fuori uso dagli anarchici e reperire informazioni utili all’attività investigativa. (La Nuova Venezia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Perché assieme al messaggio "Fuori Alfredo dal 41 bis" apparso sui display dei distributori di molte città d'Italia - quelli installati dalla società Laser video di Suzzara -, gli hacker hanno anche manomesso il costo dei pacchetti di sigarette, abbassandoli da diversi euro a 10 centesimi. (La Repubblica)

Due ragazzi aveva acquistato sei pacchetti di sigarette dalla macchinetta automatica pagandoli solo 10 centesimi dopo un attacco hacker: pentendosi poi si sono presentati dal tabaccaio e hanno pagato la differenza. (Fanpage)

Il numero esatto non è ancora noto ma pare che siano migliaia i distributori automatici di sigarette e sigarette elettroniche colpiti da un attacco informatico nella notte del 25 marzo. (Sigmagazine)

Non entro invece nel merito del messaggio “Fuori Alfredo dal 41bis" apparso sul display dei distributori automatici di tabacchi assortiti per protestare contro la detenzione dell’anarchico Cospito. Tuttavia, al di là delle considerazioni salutistiche e delle idee politiche, è la natura dell’attacco che mi ha colpito per alcune ragioni. (Panorama)

Elisa Michellut I pacchetti di “bionde”, a 10 centesimi, sono andati a ruba, per un danno complessivo che ammonta a circa 213 euro (Il Messaggero Veneto)

Dopo avere prelevato, sabato sera, da un distributore automatico di Treviglio sei pacchetti di sigarette, pagandoli solo 10 centesimi l’uno perché la macchinetta era stata mandata in tilt da un attacco hacker, si sono ravveduti e presentati lunedì dal titolare della Tabaccheria Carioli, scusandosi per quanto fatto e pagando i 30 euro del costo effettivo . (L'Eco di Bergamo)