Fase 2 e riaperture dal 3 giugno, Bonaccini: "Qualche rischio va preso"

ParmaToday INTERNO

Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.

Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi liberamente tra le regioni.

Il tuo browser non può riprodurre il video.

Devi attivare javascript per riprodurre il video. (ParmaToday)

Su altre testate

Prima dell’accesso potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendolo in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C. Alcuni centri termali come quelli di Rimini e Riccione avevano già ripreso l’attività, limitatamente però alle prestazioni in convenzione col sistema sanitario nazionale. (News Rimini)

Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini, sprona anche il Governo a gestire al meglio e con rapidità la fase della ripartenza, rispondendo anche alle parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi. (BolognaToday)

“Mi pare sia un messaggio proprio sbagliato e in ogni caso avremo più turisti qui da noi di quelli che andranno in Grecia", ha precisato. "I greci facciano come credono, penso che perderanno una grande opportunità – ha commentato il governatore -, se vogliono venire in Italia e in Emilia-Romagna sono i benvenuti". (San Marino Rtv)

Per entrare in Grecia gli italiani del nord dovranno sottoporsi al test ed eventualmente alla quarantena, se ne parla anche al talk show di Barbara d'Urso. “Riaprono tutte le regioni: è una misura presa per tempo giusto. (Liberoquotidiano.it)

Centri termali e centri benessere, le linee guida. Le Linee guida regionali inserite nell’ordinanza del presidente Bonaccini definiscono le disposizioni da seguire per garantire la salute di clienti e operatori. (BolognaToday)

Ore 21.46: Bonaccini, riaprire il 3 giugno è una misura giusta Riaprire tutti il 3 giugno «mi pare sia una misura e un tempo giusto», ognuno dei presidenti di Regione «deve fidarsi di chi ha più competenze di noi». (Corriere della Sera)