Giornata vittime mafie, Centi: "In Liguria comanda la 'ndrangheta"

Primocanale INTERNO

Il 21 marzo ogni anno l'associazione Libera promuove la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, divenuta ufficialmente giornata nazionale dal 2017. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci del 1992 - Antonio Montinaro, agente della scorta di Giovanni Falcone - e non sente pronunciare mai il suo nome. "Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome", ricorda Libera che dal 1996, ogni anno legge in una diversa piazza italiana un lungo elenco di nomi: quest'anno è stata scelta Roma e i nomi sono arrivati a 1081, con 12 nuove persone a far parte della lista. (Primocanale)

Ne parlano anche altri giornali

Don Luigi Ciotti: "Quello al sindaco di Bari è attacco politico? Ma certo" (LAPRESSE)

1081 i nomi delle persone uccise dalla mafia dal 1861 a"oggi. Tutti verranno ricordati oggi a Roma dove tantissime persone hanno sfilato per le vie del centro, fino al Circo Massimo, per la ventinovesima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della criminalità organizzata. (Mediaset Infinity)

“Una tappa speciale e dunque un ospite speciale”. Così la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, presenta l’incontro tra il camper dei diritti del sindacato della conoscenza di corso d’Italia – in viaggio per l’Italia per la campagna “Stesso paese, stessi diritti” – e Don Ciotti il presidente di Libera in un momento importante: quello della tradizionale Giornata della memoria delle vittime innocenti della mafia. (FLC CGIL)

Le voci del corteo. E le voci, in particolare, della Calabria che dice no alla ‘ndrangheta e a ogni forma di protervia mafiosa. Hanno preso parte quasi centomila persone alla manifestazione organizzata da Libera, a Roma, per celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno, al fianco dei familiari delle vittime di mafia. (LaC news24)

“Liberi di Scegliere è una grande rivoluzione culturale e giudiziaria, un percorso rivoluzionario, ideato dal giudice Roberto di Bella. (StrettoWeb)

E' diventato uno dei tanti temi. Mafia e corruzione sono come degli animaletti che ci divorano dall'interno. (Corriere TV)