Autonomia, sit-in a Napoli contro il ddl Calderoli

Corriere INTERNO

Sit-in di protesta oggi a Napoli dove il Coordinamento per la democrazia costituzionale nel giorno in cui la riforma sull'autonomia differenziata arriva alla Camera, ha chiamato in piazza decine di cittadini, politici e sindacalisti per chiedere di fermare «Lo spacca Italia" come ribattezzato il Ddl Calderoli. I manifestanti, giunti con cartelli e striscioni davanti alla Prefettura, hanno letto in coro l'articolo 3 della Costituzione che garantisce a tutti i cittadini pari dignità sociale, articolo che, secondo i manifestanti, sarebbe di fatto cancellato dalla riforma che allargherebbe il divario socio economico tra Sud e Nord del Paese. (Corriere)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“L’unico simbolo che ha diritto di essere presente qui è il tricolore, non i simboli di chi vuole utilizzare questo posto per vendere agli italiani una riforma pericolosa e sbagliata”, ha detto la capogruppo del Pd Chiara Braga protestando per la maglietta verde indossata dalla deputata leghisa Bordonali durante il suo intervento. (Il Fatto Quotidiano)

Conviene non sottovalutare quello che è avvenuto ieri alla camera dei deputati, mentre partiva l’ultimo giro della corsa dell’autonomia differenziata. (il manifesto)

Per la prima volta dall’Unità d’Italia si rinuncia a unire effettivamente il Paese. Come se da un convoglio di 20 carrozze ne venissero staccate 5 per farle andare più veloci. Ma a correre troppo si rischia di andare a sbattere (LaC news24)

Dopo l’epoca degli gli stati e staterelli, l’Italia é stata unita per essere uno Stato Unitario. (Sassilive.it)

"Qualcuno dice che l'autonomia differenziata aumenterà le sperequazioni", ma "per me è assolutamente il contrario. Perchè altrimenti il futuro è nero e quelle sperequazioni rischiano di essere ulteriormente aggravate". (Tiscali Notizie)

Il caso del voto in I Commissione sul testo del ddl infiamma la giornata. A tornare sulla questione, appellandosi al regolamento, la deputata dem Simona Bonafè. «Vorremo ristabilire una corretta visione dei fatti su quanto avvenuto in commissione - sostiene - il Parlamento non ha avuto l'opportunità di lavorare e discutere ed esaminare ogni articolo. (Corriere della Sera)