Indice Rt dell'Emilia-Romagna a 1,28. Donini: «È l'effetto dei focolai bolognesi»

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I monasteri urbani: che attinenza hanno con il nostro blog incentrato sulla Piacenza popolaresca? Apparentemente quasi nulla, anzi parrebbe quasi una forzatura trattarne, ma lo facciamo per due ben precise ragioni

(IlPiacenza)

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Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 15 (la metà di ieri), quattro si trovano in Lombardia e Piemonte. Oggi si segnalano 27 casi in più rispetto a ieri, di cui 18 asintomatici, e piu’ della meta’ (18) sono concentrati nel capoluogo, quasi tutti riconducibili a focolai sotto controllo, di cui otto sintomatici. (ReggioSera.it)

Si osservano, pertanto, stime superiori ad 1 in Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Secondo i sanitari, l’indicatore Rt dell’Emilia-Romagna fotografa una situazione che, in larga parte, fa capo ai focolai che si sono manifestati a Bologna la scorsa settimana. (ravennanotizie.it)

Anche i 15 casi in provincia di Bologna sono dovuti ai focolai precedentemente individuati, segnala la Regione nel suo bollettino quotidiano. Non si registrano nelle ultime 24 ore nuovi decessi di persone positive, ma i nuovi contagi sono 51 e salgono i casi attivi, ovvia il numero di malati effettivi, 26 in piu’ rispetto a ieri. (COOPERATIVA RADIO BRUNO srl)

Un dato che la Regione non sottovaluta, al punto che è allo studio un protocollo da attivare nel caso in cui il trend dovesse continuare. BOLOGNA – Coronavirus, risale in Emilia Romagna l’indice di diffusione della pandemia anche se i nuovi contagi continuano ad essere sotto controllo. (modenaindiretta.it)

A noi spetta il compito certamente impegnativo, ma finora assolto grazie alla competenza e alla professionalità della sanità pubblica, di individuare tempestivamente e circoscrivere gli eventuali focolai”. (piacenzasera.it)

Nelle ultime 24 ore, dunque, non si e' verificato nessun decesso e in questo caso il numero totale resta pari a 4.267. Io ricevo report ogni due ore, sono in costante contatto con i reparti degli ospedali, con i direttori, i sindaci, la Sanità pubblica. (La Repubblica)