Nomine Rai, non c'è accordo su Rai2 e Rai3: Salini va sotto in Cda su Calandrelli, Giammaria, Andreatta e Di Meo

La responsabilità tutto ciò è principalmente del suo amministratore delegato, Fabrizio Salini”.

Il parere del cda non era comunque vincolante, non trattandosi di nomine riguardanti l’area informazione, cioè le testate giornalistiche radiotv.

Il cda Rai ha approvato le proposte di nomine dei nuovi direttori di reti avanzate dall’amministratore delegato Fabrizio Salini.

Non c’è stato accordo invece sulle proposte di nomina formulate dall’amministratore delegato Fabrizio Salini su Rai2 e Rai3, oltre che su Rai Fiction, produzione documentari, Rai Cultura e e sulla direzione Cinema e serie tv. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Insomma, un gruppo che di strada ne ha fatta tanta, e che ora viene catapultato da Salini nelle poltrone che contano. Ma non un Rossi qualsiasi che porta un cognome forse più diffuso tra gli italiani, ma Rossi Giampaolo, romano, classe 1966, consigliere d’amministrazione in quota Fratelli d’Italia e profondo conoscitore della tivù pubblica. (Lettera43)

Ritengo che votare indistintamente e nel complesso tutto il pacchetto significherebbe valutare profili che meritano sostegno unitamente ad altri sui quali invece possono sussistere perplessità”. Il consigliere Riccardo Laganà ha inviato una richiesta ai componenti del cda in vista della riunione di domani. (L'HuffPost)

Idem per Duilio Giammaria: proposto per guidare la direzione 'Documentari' avrebbe ricevuto il parere favorevole di Laganà, Coletti e Salini, l'astensione di Rossi, Borioni e Foa, il parere negativo di De Biasio. (Adnkronos)

L’amministratore delegato della Rai aveva infatti prefigurato prima di Natale di voler procedere solo con le nomine dei vertici delle reti, non toccando i direttori dei telegiornali. LE POLEMICHE SUL FESTIVAL DI SANREMO – Nelle ultime settimane la Rai era tornata ad essere oggetto di aspra polemica politica per il Festival di Sanremo. (Il Riformista)

Non sanno però che cosa fare domattina perchè non è stato specificato da quando partiranno i nuovi incarichi di rete. Quattro mesi di rinvii e attese e oggi il cda di fatto dà un voto complessivo di sfiducia. (Corriere Delle Alpi)

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