Equo compenso, via libera alla legge: cosa cambia per avvocati, commercialisti e notai- Corriere.it

Corriere della Sera INTERNO

Via libera alla legge sull’Equo compenso. La remunerazione proporzionata alla «quantità e alla qualità del lavoro svolto» per tutti i professionisti — almeno per le prestazioni a favore di grandi committenti e pubblica amministrazione — entra nell’ordinamento dopo l’ok della Camera alla proposta di legge di Fdi e Lega. Il provvedimento, al vaglio dei deputati in terza lettura, è stato licenziato con 243 voti a favore, nessun voto contrario e 59 astensioni da parte del Pd. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Il sindacato: "Chiediamo l'apertura di un confronto e la convocazione di un tavolo" “Una norma con limiti importanti e preoccupanti, nonostante risponda a un principio da noi rivendicato da anni: un compenso minimo ed equo per tutti i professionisti autonomi”. (Collettiva.it)

Grazie alla legge si pone definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti contrattuali tra i professionisti iscritti a un ordine professionale e i committenti. La “giusta remunerazione” della prestazione professionale è condizione necessaria per garantire la qualità, la quantità e soprattutto la dignità del lavoro dei professionisti. (Nurse Times)

Roma, 14 apr. “Fratelli d’Italia, già da prima, e il governo Meloni sono da sempre al fianco dei professionisti. Una categoria troppo spesso denigrata e bistrattata e che invece è uno dei perni della nostra economia. (La Sicilia)

Il disegno di legge contenente le disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali è stato approvato e prosegue l’iter di conversione che era stato interrotto a causa dell’improvvisa fine della legislatura nel 2022. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

Giovedì la Camera ha approvato in via definitiva – con 243 voti a favore, nessun contrario e 59 astenuti (i deputati Pd) – il testo redatto da Fratelli d’Italia e Lega che punta a riconoscere a agli autonomi il diritto a una remunerazione adeguata “alla qualità e alla quantità del lavoro svolto”. (Il Fatto Quotidiano)

Le regole sul cosiddetto 'equo compenso' a favore dei liberi professionisti sono diventate da poco legge. Infatti l'ultimo passo decisivo è stato compiuto mercoledì scorso alla Camera, approvando il ddl che fissa valori minimi per il compenso di coloro che svolgono professioni intellettuali, nei confronti di pubbliche amministrazioni e grandi aziende. (Money.it)