Vaiolo delle scimmie, l'allarme: «Evitare i rapporti sessuali». Ecco chi è più a rischio

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«Il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in ​​alcuni gruppi di popolazione, come bambini piccoli, donne in gravidanza e persone immunosoppresse».

L’Ecdc ha concluso la valutazione raccomandando agli Stati di concentrarsi sulla tempestiva identificazione, gestione, tracciamento dei contatti e segnalazione di nuovi casi di vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie, la valutazione dell’Ecdc. (Money.it)

Ne parlano anche altri media

"Stiamo registrando un aumento di persone che si recano in ambulatorio o al pronto soccorso sospettando di avere il vaiolo delle scimmie. Noi consideriamo questo genere di patologie quando il contagio avviene prevalentemente attraverso la via sessuale e questo non è il caso del vaiolo delle scimmie che si trasmette per contatti stretti tra persone o per via aerea con le goccioline di saliva. (Adnkronos)

Secondo l’ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, al momento, «non avrebbe nessun senso tornare al vaccino anti-vaioloso, non serve ora». Dopo l’invito alla cautela sui casi di vaiolo delle scimmie individuati in Italia e nel resto d’Europa, il professor Massimo Galli frena anche sull’ipotesi di ritorno alla vaccinazione anti-vaiolo, eliminata in Italia dal 1981. (Open)

Probabilmente nel caso in cui l’epidemia dovesse diffondersi sarà necessario riprendere le vaccinazioni per specifiche popolazioni a rischio». «Bisogna fornire precise indicazioni sull'andamento dell’epidemia e sulle misure di prevenzione da mettere in campo». (La Sicilia)

Nel 2018, ci sono stati tre casi nel Regno Unito dopo che una persona tornata dalla Nigeria ha infettato altri due membri della sua famiglia. Il virus sembra molto simile a quello che aveva causato dei casi in vari paesi tra cui la Gran Bretagna, Singapore e Israele nel 2018-19. (L'Unione Sarda.it)

Sempre dallo Spallanzani comunicano che è stata completata "la prima fase dell'analisi della sequenza del Dna del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l'Istituto romano". (Today.it)

I ricercatori dello Spallanzani hanno completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l’Istituto romano I casi in Italia. (Giornale di Sicilia)