27 disabili costretti a scendere dal treno, Toti: «Sentito ministro Giovannini per incontro su nuovi convogli»

Riviera24 INTERNO

Lo ha ribadito il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, a margine dell’assemblea legislativa di questa mattina.

«Questa mattina – ha detto Toti – Abbiamo parlato di tutto questo con Trenitalia per un accertamento sui fatti e ho anche sentito il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini.

Occorre però servire la riviera dei necessari convogli, perché tutto questo possa svolgersi in modo ordinato senza il ripetersi di fatti gravi come quello avvenuto di ieri»

«Certamente quello di ieri è un episodio totalmente esecrabile, fatto soprattutto di mancato rispetto verso i cittadini più fragili e di maleducazione, avvenuto in una giornata complicata evidentemente da spostamenti di massa, previsti, ma certamente molto abbondanti». (Riviera24)

La notizia riportata su altri giornali

"E' particolarmente increscioso che nel 2022 possano accadere ancora fatti di questa gravità e purtroppo questa è la cartina tornasole di quanto ancora la nostra società è indietro nell'integrazione delle persone disabili, nonostante lo sforzo che le nostre associazioni da anni fanno nelle scuole, negli ambienti di lavoro ecc. (SavonaNews.it)

La versione di Trenitalia. "Trenitalia aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). (GenovaToday)

Un gesto inqualificabile da condannare, senza se e senza ma. Un gruppo di ventisette persone con disabilità, che avevano prenotato i posti, cacciate dal treno. (SanremoNews.it)

Mi auguro vivamente che non si ripetano mai più episodi di questo genere. Quanto accaduto ieri alla stazione di Genova Principe, quando un gruppo di turisti che aveva occupato alcuni posti si è rifiutato di lasciarli a chi spettavano, nonostante l'intervento del personale di Trenitalia e della Polfer, è a dir poco inaccettabile". (La Sicilia)

Disabili costretti a scendere dal treno: quanto siamo beceri e miseri Il valore di un principio sacrosanto - il diritto dei ragazzi disabili a un posto legalmente prenotato - crolla subissato dalla sciatteria e dalle "priorità dell'ordine pubblico". (MilanoToday.it)

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